Nella tappa numero 16 del Tour de France 2022, Vingegaard non perde terreno nei confronti di un Pogacar frizzantino, specialmente nella prima salita di giornata. Il danese ha fatto il suo, rispondendo ad ogni attacco dello sloveno e imponendo il ritmo nell’ultima asperità. Pogacar, dopo aver provato a più riprese ad attaccare il suo avversario, ha probabilmente pagato lo sforzo sul Mur de Peguere, dove si è messo dietro alla Jumbo Visma senza tentare alcunché. Nei prossimi giorni arriveranno altre tappe sui Pirenei in cui lo sloveno dovrà dare tutto se stesso per provare a mettere in difficoltà il leader della corsa.

Tour de France 2022, le parole di Armstrong e Hincapie sulla decisione di Roglic di lasciare Vingegaard

Nel frattempo, Lance Armstrong nel suo podcast The Move, ha pesantemente criticato l’atteggiamento della Jumbo Visma rispetto al ritiro improvviso di Primoz Roglic. Secondo l’americano, il team avrebbe ‘accettato’ troppo facilmente la richiesta dello sloveno di abbandonare la corsa, lasciando così Vingegaard senza un gregario fondamentale nell’ultima settimana:

La spiegazione ufficiale della sua squadra è stata che vuole prendersi il tempo per riprendersi dagli infortuni. Per intenderci, per prepararsi alla Vuelta. Anche se la tua spalla fa un po’ male, dovresti rimanere in squadra, stai lottando per il Tour. Certo, la squadra non può costringerlo a restare. Se il corridore dice ‘no’, è no. Ovviamente non siamo sul bus della Jumbo Visma, ma questa storia non va bene. Sarei rimasto scioccato se fosse successo qualcosa del genere nella mia squadra. Penso che questa sia stata una decisione individuale di Roglic e questo ci dice che alcune cose che non vanno bene all’interno della squadra. Vorrei conoscere la vera storia dietro questo discorso.

Anche Hincapie, coinvolto nella puntata del podcast del suo ex capitano, ha voluto dire la sua:

Sarà stata una decisione difficile per la squadra. Anche con il suo infortunio, sarebbe potuto essere ancora prezioso per Vingegaard. Forse l’intesa tra i due si è raffreddata, ma questo non deve essere una scusa. Sei un ciclista professionista, sei ben pagato e la tua squadra sta lottando per la vittoria del Tour de France. Non è che prendi e te ne vai. La scorsa stagione potevo capirlo, la Jumbo Visma non aveva la maglia gialla e non doveva controllare la situazione. Ora la situazione è completamente diversa. Manca una settimana alla fine del Tour e ci sono i Pirenei. Roglic è uno dei migliori scalatori al mondo e all’improvviso torna a casa? Non mi piace per niente questa decisione.