Nonostante l’ultimo successo di Leclerc in Austria, in Red Bull sembra filare tutto liscio anche in virtù del grande rapporto tra Max Verstappen e Sergio Perez. Mentre in Ferrari si valuta la scelta della prima guida, infatti, la scuderia di Milton Keynes ha da tempo stabilito le proprie gerarchie sebbene apparentemente non ci siano particolari imposizioni per impedire al messicano di ambire al mondiale.
Chiacchiere a parte, i due piloti della Red Bull hanno voluto esporsi in prima persona sul tema andando a sottolineare ciò che li lega e che favorisce il loro rendimento anche in gara. Il primo a prendere la parola è stato Checo Perez che ha parlato del tema legato alla gelosia:
A volte mi è successo. Ovviamente vuoi vincere, ma quando il ragazzo accanto a te vince devi dargli il merito. Ha fatto meglio di te, ha vinto e devi accettarlo e sentirti anche orgoglioso di quello che ha fatto. Credo però che non molti riescano a sopportarlo, ma tra di noi, quando vinco io o quando vince Max, ci sentiamo sempre orgogliosi l’uno per l’altro, e questo è qualcosa di positivo.
Ricordiamo che proprio il pilota messicano lo scorso anno si rese protagonista di una battaglia all’ultima staccata con Lewis Hamilton nel tentativo di rallentare il più possibile l’inglese, favorendo il recupero di Max. In quell’occasione fu poi l’incidente di Latifi a consegnare l’occasione d’oro a Max per diventare campione ma già durante la gara proprio l’olandese dichiarò al team radio: “Checo is a legend”.
Rapporto Verstappen-Perez: la conferma del pilota olandese
Naturalmente, alle dichiarazioni al miele di Sergio non poteva mancare la conferma di Max Verstappen. Anche il campione in carica ha infatti voluto omaggiare il proprio compagno sposando in pieno le sue parole. Nell’occasione, Max ha provato anche a spiegare i suoi primi momenti in Formula 1 e in Red Bull quando ad accoglierlo aveva trovato uno splendido Daniel Ricciardo:
Ho iniziato naturalmente molto giovane in Formula 1, e mi sono trovato molto bene con Daniel ma all’epoca avevo ancora solo 18, 19 anni, ed ora sono una persona completamente diversa. Il rapporto che ho con Sergio è sicuramente il migliore, proprio perché sono maturato molto, e credo che questo aiuti molto anche nel modo in cui ci si approccia l’uno all’altro.
Insomma, il successo di un team si valuta anche dall’equilibrio all’interno del box e non è da escludere che anche questo elemento alla lunga possa contribuire ad allungare l’egemonia Red Bull dopo il crollo Mercedes.