Linda Evangelista, tra le top model più in voga degli anni ’90, ritorna sotto i riflettori, posando per Fendi a 56 anni. Arrivano i primi scatti di Steven Meisel, per omaggiare e promuovere la celebre borsa Baguette Fendi e celebrare il venticinquesimo anniversario della sua creazione. Le foto ritraggono la modella per la prima volta, da dopo il trattamento estetico che l’ha sfigurata. La sfilata a cui parteciperà Linda Evangelista è in programma per il 9 settembre a New York.
L’incidente estetico: che fine aveva fatto la top model?
A parlarci del suo incidente è stata proprio Linda, circa un anno fa, attraverso i canali social. La modella in un post Instagram condivide con il pubblico il suo malessere, spiegando la natura di quanto accaduto e dell’incidente che non le ha permesso di lavorare per cinque anni lunghissimi. Una denuncia, quella della top model, che lascia riflettere sulle probabilità di riuscita o di effetto collaterale pericoloso del trattamento estetico utilizzato in questo caso specifico: criolipolisi. Riguardo al caso di Evangelista, nel corso del tempo sono intervenuti medici e specialisti a spiegare il fenomeno e a commentare pubblicamente le dinamiche che hanno coinvolto la top model. Tra le tante, è intervenuta Paola Tarantino, medico estetico e dermatologo, ambasciatrice della Medicina Estetica Gentile:
“A Linda Evangelista, purtroppo, è successo qualcosa di assolutamente imprevedibile, raro, se non addirittura impossibile. Si tratta di un effetto mai descritto dalla comunità scientifica mondiale e dalle numerose pubblicazioni scientifiche in merito a questo trattamento. Parliamo di un 0,0065% di possibilità che potesse succedere una cosa del genere. Nel caso della top si è verificato l’iperplasia adiposa paradossale. Ovvero, all’abbassamento della temperatura, le cellule adipose invece di morire hanno subìto uno stimolo producendo maggiore adiposità. L’adipocita è una cellula che, seppur molto conosciuta e analizzata dal punto di vista scientifico, può portare comunque a reazioni inaspettate.”
Linda Evangelista ora: il ritorno con Fendi
Linda Evangelista nel suo post Instagram, dunque, ha dato spiegazioni riguardo alla sua sparizione, il ritiro improvviso che dal 2016 non le ha dato pace e che l’ha fatta vivere, citando le sue parole, “come una reclusa.” La top ha deciso di procedere per vie legali contro la Zeltiq Aesthetic, che ha avviato il suo trattamento.
Ad oggi, grazie a tanti interventi correttivi, è stata in grado di uscire da quel brutto tunnel di angosce nel quale si era persa per tutto questo tempo. Finalmente è riuscita a tornare, a mostrarsi al suo pubblico, riguadagnare l’autostima che sulle passerelle e nei servizi l’ha sempre contraddistinta come una vincente. Ad aspettarla, un occasione di rilancio che farà parlare e tremare le passerelle, le pagine e le riviste di moda: grande sfilata a New York il 9 settembre. Protagonista indiscussa dell’evento, la storica borsa Baguette. Il modello, presentato per la prima volta dalla direttrice artistica degli accessori e del menswear (Silvia Venturini Fendi) nel 1997, ha spopolato vendendo per anni più di un milione di versioni differenti. E molto presto, a partire dagli inizi del 2000, è diventata un simbolo lanciato da tante collaborazioni importanti e prodotti narrativi di successo della cultura pop, quali film e serie tv. Tra tutte, dobbiamo il grande boom della borsa Baguette a Carrie Bradshaw di Sex and The City. In quanti episodi l’abbiamo vista correre da un capo all’altro della Grande Mela, alla ricerca di un taxi che la riportasse a casa dopo le sue uscite con le celebri e fidate amiche Miranda, Samantha e Charlotte? Oltre quest’ultime, ad accompagnare i suoi meravigliosi capi d’abbigliamento, c’era la Baguette bag targata Fendi.
A capo della sezione femminile, ormai da due anni, un Kim Jones che non vede l’ora di mettersi all’opera per la grande occasione e, una Linda Evangelista grata, ma soprattutto felice, di rimettersi in gioco sulla passerella.
Le sue parole rivolte al direttore creativo per il womenswear di Fendi (Kim Jones) riassumono proprio questo:
“molto grata a te Kim. Grazie per aver creduto in me”.