Di challenge pericolose sui social se ne parla sempre troppo poco. Perché si tratta di sfide che nascono nella goliardia e superficialità dei bambini o degli adolescenti (che si credono immortali) per poi, purtroppo, sfociare in morti o finali comunque drammatici. Essere informati è una prima importante difesa del sistema genitoriale che può tenere più facilmente gli occhi aperti sui propri ragazzi e capire per tempo se corrono rischi evitabili. Le novità in questo settore si rincorrono in fretta ma fare un punto è pur sempre un inizio importante. Se Jerry Calà spiega che i social possono anche salvare la vita, in tenera età vanno tenuti davvero sotto la lente d’ingrandimento.

Challenge pericolose, il significato

Le dangerous challenge sono appunto delle sfide che vengono lanciate sui social allo scopo di essere diffuse e diventare virali grazie alla loro oggettiva difficoltà.:

“Le azioni di vario tipo oggetto della sfida vengono fotografate o filmate, si taggano amici e conoscenti e si pubblicano sui vari canali social sperando di dare il via al contagio.”

Challenge pericolose, quali sono

Tra Le sfide più pericolose divenute virali negli ultimi anni sui social ricordiamo queste.

La planking challenge

Consiste nel mettersi sdraiati sull’asfalto mentre sfrecciano le automobili. Vince chi non viene preso ma, come si intuisce facilmente, il problema è che, quando l’impatto avviene, è troppo tardi per rendersi conto che la sfida era mortale. Ogni anno miete migliaia di vittime e mette sulla sedia a rotelle tantissimi giovani inconscienti.

La blackout challenge

Tra le diverse challenge pericolose, qui gli utenti sono chiamati a provare un’esperienza di asfissia temporanea. Si tratta di rimanere senza ossigeno il più tempo possibile col problema che non sempre il confine è così evidente. Il corpo umano è fatto in modo che si perdano i sensi troppo tardi per fermarsi in tempo.

La Coronavirus challenge

E’ tra le più recenti ma anche tra le più stupide. Lo sfidato deve usare la lingua per entrare in contatto con superfici poco pulite come ad esempio servizi igienici pubblici o corrimani dei mezzi di trasporto pubblici. Quello che molti giovani non capiscono è che non ri rischia solo di contrarre il Covid ma anche diverse brutte infezioni che compromettono fegato e polmoni.

La balconing challenge

Consiste nel gettarsi giù da un balcone nel tentativo di cadere direttamente in piscina. Di chiara ispirazione americana, dove queste scene siamo abituati a vederle nelle commedie di Hollywood, in Italia resta l’oggettivo bollettino di guerra di persone con fratture più o meno gravi o direttamente decedute all’impatto col suolo.

La knock out challenge

Tra le più stupide delle challenge pericolose perché si richiede ai giovani sfidati di fare uso di violenza fisica contro totali sconosciuti incrociati per strada. Gente che prende pugni in pieno viso senza una ragione che magari cade a terra per la mancanza di difesa al colpo e che è anche andata in coma e tante mascelle rotte. Follia.

La skullbreaker challenge

In questa sfida sui social ci sono due persone che provocano, con uno sgambetto, la caduta all’indietro di una terza persona ignara, che rischia così di sbattere la testa al suolo.

La Benadryl challenge

La più letale tra le challenge pericolose è questa sfida che consiste nell’ingerire quante più possibili capsule di questo farmaco. Le lavande gastriche possono salvare qualcuno ma spesso non si fa in tempo e si perde la vita in giovane età senza un vero motivo di fondo.