Nuovi problemi con il Fisco per Tiziano Ferro. L’Agenzia delle Entrate pretende dal cantante un versamento di 9 milioni di euro relativo a mancati pagamenti arretrati risalenti a 15 anni fa.
Tiziano Ferro e l’Agenzia delle Entrate, un rapporto mai idilliaco
Il Tribunale Civile di Latina accoglie la richiesta di pignoramento avanzata dal Fisco nei confronti del cantante Tiziano Ferro, per una somma complessiva di 9 milioni di euro. L’Agenzia delle Entrate contesta all’artista mancati pagamenti arretrati di Irpef, Irap e Iva risalenti agli anni 2006, 2007 e 2008. Viene di conseguenza respinta, in quanto non si ravvisano i presupposti, la richiesta di Ferro in merito alla sospensione del pignoramento attuato a carico della Tzn Srl, società di cui il musicista è titolare.
Per il cantante ci sarà tutto il tempo di opporsi alla sentenza, dal momento che la vertenza era nella sua fase primordiale cautelare, assistito dagli avvocati Gabriele Escalar, Andrea Curzio e Giulia Catone. Gli stessi che lo avevano difeso nelle precedenti diatribe con il Fisco: nel 2013 Tiziano Ferro fu accusato di evasione fiscale per una cifra lorda di 3,4 milioni di euro, prima che nel 2017 la Corte d’Appello decretasse la piena assoluzione. Poi però l’anno successivo la Cassazione giudicò sospetto il cambio di residenza in Uk (oggi vive invece a Los Angeles).
Il cantautore alle prese con disavventure e grandi annunci
Aldilà delle vicende giudiziarie ed erariali, Tiziano Ferro ha recentemente denunciato un furto avvenuto a casa dei genitori lo scorso 7 luglio: i malviventi avrebbero rubato due auto di famiglia dalla villa di Latina, al momento i Carabinieri e la Polizia Scientifica stanno cercando di recuperare tracce e indizi per rintracciare i fuggitivi. Notizia ben più lieta quella relativa al prossimo album del cantautore, a vent’anni di distanza dal celebratissimo singolo “Rosso Relativo”: si chiamerà “Il mondo è nostro” ed è atteso in uscita il prossimo 11 novembre in tutti gli store fisici e digitali.