La crisi di governo in corso non sembra colpire la popolarità del presidente del Consiglio. Sono tantissime le manifestazioni di stima e che chiedono a Mario Draghi di ripensare le sue dimissioni, presentate nell’ultimo Consiglio dei ministri. Dalle raccolte firme alle lettere personali, dalle telefonate alle manifestazioni di piazza.

Le raccolta firme pro Draghi

Italia Viva, il partito di Matteo Renzi ha pubblicato online una vera e propria raccolta firme online sul loro sito internet:

Siamo cittadini sconvolti dalla decisione dei Grillini di far dimettere Mario Draghi da Presidente del Consiglio. Ci sembra una scelta assurda e contro l’interesse degli italiani, specie in un momento così delicato a livello internazionale. Chiediamo a Mario Draghi di tornare a Palazzo Chigi con un programma chiaro su pochi punti da comunicare in Parlamento, senza ulteriori trattative con le forze politiche di maggioranza e con un Governo di persone di sua stretta fiducia. Vogliamo che Draghi guidi l’Italia almeno fino alle elezioni del 2023.

Sul sito di Italia Viva, sono già state superate le 100mila firme a sostegno della petizione. Al contempo, diverse associazioni hanno pubblicato un altro appello, “I giorni della responsabilità”. Una missiva aperta sottoscritto da Acli, Arci, Azione Cattolica Italiana, Confcooperative, Cnca Fuci, Gruppo Abele, Legambiente, Legacoop Sociali, Libera, MeiC e Movimento Politico per l’Unità che si rivolgono “al presidente del Consiglio Mario Draghi e alle forze politiche che l’hanno sostenuto affinché venga scongiurata una crisi di governo”. Nel documento, “aperto ad altre sottoscrizioni”, i rappresentanti di associazioni, movimenti e organizzazioni della società civile esprimono “profonda e sincera preoccupazione per la crisi di governo appena aperta”.

Il popolo di Draghi scende in piazza

Diverse le manifestazioni che si sono tenute nella giornata di lunedì a sostegno di SuperMario, con incontri a Roma, Milano e Firenze. Nella Capitale circa trecento persone, fra esponenti politici nazionali e romani di Azione, Italia Viva e Più Europa, assieme a semplici cittadini hanno manifestato in Piazza San Silvestro per far sentire la propria voce al presidente del Consiglio, nel tentativo di convincerlo ad andare avanti con l’esperienza di governo. Animatore dell’iniziativa è Manfredi Mumolo, giovanissimo candidato di Azione:

“Ci siamo mobilitati non solo a Roma, ma anche a Milano e in altre città per rispondere a chi, nonostante la crisi sociale ed economica, ha deciso di mettere in crisi il governo. I Cinque Stelle sono stati votati da tante persone, speriamo che quanto sta accadendo oggi possa far cambiare idea a questi elettori”.

Per il leader di Azione Carlo Calenda la crisi politica non va imputata solamente al Movimento 5 Stelle:

Esiste una responsabilità di Lega e forza Italia che ancora ieri parlavano di elezioni. Devono sapere che si stanno intestando una catastrofe. Facessero le persone serie e appoggiassero Draghi“.

A Firenze, in piazza numerosi cartelloni recitavano “Avanti con Draghi” e “Draghi statista, Conte stagista” riprendendo lo slogan lanciato dal segretario di Italia Viva, Matteo Renzi, qualche giorno fa. Presenti alla manifestazione la vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, il senatore dem Dario Parrini, l’assessore comunale, Titta Meucci e il segretario fiorentino del Pd, Andrea Ceccarelli.

Un momento della manifestazione a favore di Mario Draghi in piazza San Silvestro, Roma 18 Luglio 2022. ANSA/GIUSEPPE LAMI.

Anche i sindaci tifano per SuperMario

I primi cittadini di diverse città italiane si sono fatti anche loro promotori di una sottoscrizione popolare affinché Draghi rimanga al timone dell’esecutivo. Le firme sono oltre 1.500:

Il Presidente Mario Draghi ha rappresentato fino ad ora in modo autorevole il nostro Paese nel consesso internazionale e ancora una volta ha dimostrato dignità e statura, politica e istituzionale. Draghi ha scelto con coraggio e rigore di non accontentarsi della fiducia numerica ottenuta in aula ma di esigere la sincera e leale fiducia politica di tutti i partiti che lo hanno sostenuto dall’inizio. Noi Sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo. Allo stesso modo chiediamo con forza a tutte le forze politiche presenti in Parlamento che hanno dato vita alla maggioranza di questo ultimo anno e mezzo di pensare al bene comune e di anteporre l’interesse del Paese ai propri problemi interni. 

Per il sindaco di Torino Stefano Lo Russo si tratta di “un’adesione inarrestabile“, “che arriva da tutta Italia, dalle grandi città, ma anche da tanti piccoli e piccolissimi comuni, dal nord al sud, di tutti i colori politici, con moltissime liste civiche, con sindaci di centro destra e di centro sinistra. Credo che questo stia a testimoniare davvero il reale sentimento di tutti gli amministratori locali di inquietudine di fronte a uno scenario di eventuale crisi di governo definitiva e di elezioni anticipate che con il nostro documento chiediamo di scongiurare”.

Milano, flashmob di Fratelli d’Italia: “In difesa della democrazia”

Fratelli d’Italia ha annunciato per le 18:30, un flash mob, davanti alla Scala, “in difesa della democrazia”. L’appuntamento è in concomitanza con la manifestazione pro-Draghi. Durante una conferenza stampa di Fratelli d’Italia a Palazzo Marino, la coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia e senatrice, Daniela Santanchè, ha spiegato che “non c’è più una maggioranza coesa, quindi noi diciamo sì alla democrazie. I cittadini devono poter decidere”. “I prossimi saranno sei mesi di pura agonia per il paese, per questo noi saremo qui a dire che votare è un qualcosa di cui non bisognerebbe aver paura” ha concluso il coordinatore di Milano di FdI, Stefano Maullu.