Giornata intensa per il leader russo Vladimir Putin, che ha partecipato al Consiglio per Sviluppo strategico e i progetti nazionali. Numerosi i temi del suo intervento, con una profonda riflessione sulla questione tecnologica.

L’intervento di Putin rimanda alle preoccupazioni in ambito tecnologia

Per la prima volta dall’inizio dell’invasione in Ucraina, Vladimir Putin si rivolge all’Occidente in prima persona bypassando il portavoce Dmitry Peskov. L’occasione è il Consiglio di Sviluppo russo, che illustra lo stato della società nei suo settori cardine. Il 70enne capo del Cremlino elenca agli interlocutori dove Mosca ha fatto bene e dove invece deve recuperare, pur lanciando un messaggio molto chiaro sulle sue intenzioni:

La Russia ha intenzione di riprendere lavori sullo sviluppo di tecnologie end-to-end e di aggiornare la strategia di trasformazione digitale. Nonostante le sanzioni a cui è sottoposta, la Russia non si arrenderà e non fermerà il proprio sviluppo. Non saremo esclusi dal resto del mondo in un enorme recinto. Capisco perfettamente che questo è un compito difficile, ne siamo tutti consapevoli, ma non ci arrenderemo di fronte a questa sfida

Vladimir Putin

Tra i provvedimenti adottati da Putin c’è la richiesta (che profuma di imposizione) affinché le società più in salute del Paese finanzino i colossi tech che dipendevano fortemente dai capitali stranieri per sviluppare le tecnologie. Infine, il leader di Mosca si è detto insoddisfatto dei progressi compiuti da Rostec (principale holding tech di Stato) sullo sviluppo del 5G, così come del livello di povertà nel Paese (pari all’11%).

Domani trilaterale con Turchia e Iran

Domani per Vladimir Putin sarà una giornata molto importante, dal momento che si recherà in Iran per incontrare il presidente Raisi insieme a Recep Erdogan. Sono attese dichiarazioni chiave sul fronte del nucleare con Teheran, mentre sul versante di Ankara si cerca il lieto fine sulla questione grano che sembra ormai prossimo. Il tema sarà all’ordine del giorno, come confermano fonti del Cremlino, in attesa di fissare un nuovo bilaterale dopo quello dello scorso 13 luglio insieme a Ucraina e Onu.