Qualsiasi soggetto che non volesse o che non potesse presentare la dichiarazione dei redditi utilizzando la modalità precompilata ed inviandola, in maniera del tutto autonoma, all’Agenzia delle Entrate attraverso l’apposito servizio messo a disposizione all’interno del sito Internet istituzionale dell’ente, potrà farlo:
- recandosi e facendosi assistere presso un Caf (Centro di assistenza fiscale);
oppure
- recandosi e facendosi assistere da un professionista abilitato, come ad esempio un commercialista, un consulente del lavoro o un ragioniere iscritto all’interno di un apposito albo professionale.
Questa seconda modalità che abbiamo distinto attraverso questi due diversi soggetti, viene fatta utilizzando il cosiddetto “modello ordinario”.
Qual è la data di scadenza entro la quale il Caf o i commercialisti devono trasmettere la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate
La data di scadenza per l’invio della dichiarazione dei redditi è fissata al 30 settembre 2022, sia per quanto riguarda il modello precompilato che per quanto riguarda il modello ordinario.
Dal 23 maggio è disponibile sul sito Internet ufficiale dell’Agenzia delle Entrate una sezione apposita all’interno della quale i contribuenti potranno accedere per visualizzare, modificare e/o integrare la propria dichiarazione dei redditi precompilata e per poterla inviare all’Agenzia delle Entrate.
Le modalità previste per effettuare l’autenticazione con le proprie credenziali e per accedere, dunque, al proprio profilo sul sito dell’Agenzia delle Entrate, sono le seguenti:
- attraverso le proprie credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
- mediante la CIE (Carta d’Identità Elettronica);
- attraverso la CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Invece, per quanto riguarda il modello ordinario, ovvero quello in cui il contribuente dovrà fornire tutti i dati e le informazioni che lo riguardano ad un Caf oppure ad un professionista abilitato, le regole saranno diverse a seconda della data nel quale il cittadino presenterà la propria dichiarazione.
Che cosa deve fare il Caf o il commercialista entro il 23 luglio
Infatti, a tal proposito, i Caf ed i commercialisti dovranno trasmettere all’Agenzia delle Entrate le dichiarazioni dei redditi che sono state presentate dai contribuenti entro i seguenti termini di tempo:
- entro il 15 giugno 2022, per quanto riguarda le dichiarazioni che sono state presentate entro il 31 maggio;
- entro il 29 giugno 2022, per quanto riguarda le dichiarazioni che sono state presentate nel periodo che va dal 1° giugno ed entro il 20 giugno;
- entro il 23 luglio 2022, per quanto riguarda le dichiarazioni che sono state presentate nel periodo che va dal 21 giugno ed entro il 15 luglio;
- entro il 15 settembre 2022, per quanto riguarda le dichiarazioni che sono state presentate nel periodo che va dal 16 luglio ed entro il 31 agosto;
- entro il 30 settembre, per quanto riguarda le dichiarazioni che sono state presentate nel periodo che va dal 1° settembre ed entro il 30 settembre.
Oltre a trasmettere all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione che è stata presentata dal contribuente, il Centro di assistenza fiscale o il professionista abilitato che vengono scelti dal cittadino, dovranno anche provvedere al rilascio della ricevuta di presentazione della dichiarazione dei redditi ed insieme anche il modello stesso a quest’ultimo.
I termini di tempo entro i quali il Caf ed il commercialista dovrà rilasciare al contribuente la ricevuta di presentazione del 730 e anche il modello stesso riguardano le stesse date di scadenza che abbiamo indicato in merito alla trasmissioni delle dichiarazioni presentate dai cittadini.
Un’altra data di scadenza molto importante da considerare è quella relativa alla presentazione da parte dei contribuenti del “modello Redditi PF” (ex Unico).
In merito a tale modello, il termine ultimo per la presentazione della dichiarazione è fissato al 30 novembre 2022. Questo modello potrà essere utilizzato anche da coloro che semplicemente si sono dimenticati di presentare il modello 730.
LEGGI ANCHE Lavoro nero e sottopagato: ecco come sporgere denuncia