Il taser è stato introdotto come strumentazione necessaria per le forze dell’ordine, a partire dal 14 Marzo scorso.

Inizialmente molto dibattuto, l’utilizzo di quest’arma ha suscitato molti dubbi in merito alla sua efficacia e ai possibili danni sulla salute.

Taser per le forze pubbliche: di cosa si tratta e chi può usarlo

Il taser, è una pistola a impulsi elettrici qualificato come arma di difesa non letale.

Il dispositivo, emettendo impulsi elettrici, è in grado di inabilitare le funzioni motorie di qualsiasi soggetto ritenuto pericoloso.

In proposito, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese ha sottolineato:

“L’utilizzazione, a partire dal prossimo 14 marzo, dell’arma a impulsi elettrici da parte degli operatori della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, in 18 città italiane, costituisce un passo importante per ridurre i rischi per l’incolumità del personale impegnato nelle attività di prevenzione e controllo del territorio.

Grazie all’adozione del dispositivo, le Forze di polizia saranno in grado di gestire in modo più efficace e sicuro le situazioni critiche e di pericolo».

Saranno la Polizia, i Carabinieri e la Guardia di finanza ad essere equipaggiati di questo dispositivo, ma, in particolare da soggetti che ricoprono posizioni di responsabilità e possono scontrarsi con soggetti pericolosi.

Tuttavia, come precisato sul sito del Ministero dell’Interno, l’operatività dell’arma sarà gradualmente estesa ai reparti delle restanti aree del territorio nazionale.

Quando viene utilizzata la pistola a impulsi elettrici?

La Ministra Lamorgese, ha precisato che il nuovo dispositivo di deterrenza può essere utilizzato soltanto dagli abilitati. Ha, infatti, voluto sottolineare:

“L’operatività del nuovo strumento segue uno specifico periodo di sperimentazione e un ciclo di formazione degli operatori in grado di garantire che la sua utilizzazione avvenga nel rispetto delle condizioni di sicurezza tenuto conto dei soggetti coinvolti e del contesto ambientale».

Il questore vicario Luigi Di Ruscio, che ha annunciato l’utilizzo del taser nei commissariati di Rovereto e di Riva del Garda a partire dal 20 luglio, si è espresso favorevolmente sulla dotazione di tale strumento per le forze dell’ordine e ha chiarito alcuni aspetti significativi.

 «Nel corso a cui hanno partecipato gli agenti è stata indicata anche la procedura da seguire prima dell’utilizzo.

C’è l’intimazione, poi l’avvertimento. Il taser è uno strumento di deterrenza».

Ha spiegato, Di Ruscio, e ha aggiunto alcuni dettagli sulle situazioni in cui utilizzarlo:

«Ma si possono presentare situazioni in cui la persona può essere pericolosa per sé e per gli altri, e diventa difficile il contenimento.

Tra l’uso della forza e l’utilizzo dell’arma da fuoco, tutto ciò che sta in mezzo ossia il 99% di queste situazioni può essere gestito eventualmente con il taser.

Ma l’utilizzo è l’extrema ratio, nel momento in cui le intimazioni e gli avvertimenti non producono effetto e non c’è altra via».

Alcune città italiane hanno ricevuto la pistola a impulsi elettrici già da alcuni mesi e hanno potuto constatare i primi risultati per la sicurezza delle forze d’ordine locali.

In proposito, il sottosegretario al Ministero dell’interno, Nicola Molteni, ha affermato:

«L’operatività del taser sta confermando tutte le aspettative in termini di efficacia deterrente. Allo scorso 7 giugno, su 99 casi totali di utilizzo della pistola a impulsi elettrici, 35 si sono conclusi con la sola estrazione del dispositivo, in 24 è stato sufficiente il warning arc, ossia l’azionamento dell’arco elettrico di avvertimento. In 39 casi è stato necessario il lancio dei dardi elettrici.

Nel 60% dei casi, il taser ha dunque ottenuto l’effetto voluto, ossia quello di fermare un soggetto pericoloso, senza essere propriamente attivato. Sono dati che ci rendono orgogliosi di aver offerto a donne e uomini di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza uno strumento in più a tutela della loro incolumità e di quella dei cittadini»

Il dispositivo, oltre ad essere utilizzato dagli agenti più esperti, non causa alcun danno fisico.

La scarica elettrica, infatti, provoca delle contrazioni muscolari temporanee che rendono difficoltoso qualsiasi movimento.