Giuseppe Conte, Massimo Cacciari, ospite questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus nella trasmissione “Fino a qui tutto bene” ha parlato della crisi di Governo che l’Italia sta attraversando.

Giuseppe Conte, Massimo Cacciari

L’ex Sindaco di Venezia si è espresso sull’attuale situazione politica italiana: “ci troviamo di fronte a una cosa mai accaduta nella storia delle democrazie occidentali. Un Presidente del Consiglio che si dimette senza aver avuto alcun voto di sfiducia e con la stragrande parte dei componenti della sua maggioranza che dicono di voler continuare ed è ridicolo che la responsabilità sia di Conte, i presupposti per proseguire col Governo Draghi ci sono.”

Il futuro di Draghi

Cacciari ha parlato anche del perché il Premier Draghi non continua: “Le cose possono essere spiegate solo che Draghi si sia stufato, che veda che con questa maggioranza del Governo così divisa nel suo interno, in vista di una campagna elettorale che comincerà ad ottobre (sempre se non è già iniziata), è impossibile affrontare una crisi economica e sociale drammatica. E allora è meglio non perdere tempo e andare a votare, ma Draghi dovrebbe dirlo.”

Le responsabilità di Conte

Sulle responsabilità di Conte e del M5S Cacciari ha detto che: “Quello di Conte è stato un posizionamento in vista delle elezioni. Il corso deve essere un altro, che non abbiamo la forza e la capacità con questo Governo, formato da forze elettorali in contrapposizione tra di loro, di prendere provvedimenti drastici che sarà necessario prendere a ottobre e novembre. In tutto ciò il Movimento 5 Stelle non esiste più dalla loro divisione.”

L’incontro di mercoledì e l’ipotesi di un governo tecnico

“Mattarella chiederà a Draghi di tornare in Parlamento, dove ha la maggioranza e si prenderà la fiducia. Secondo me Draghi sarà costretto, volente o nolente, a questa strada, altrimenti Mattarella è costretto a verificare che la maggioranza esiste con un altro candidato alla Presidenza del Consiglio, prima di mandarci a votare. Non penso ma credo che eventualmente sia un governo politico. In questa situazione l’unico partito che ne esce vincitore è Fratelli d’Italia che, con la Meloni, dice che sono due anni che si deve andare a votare.”

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