Il caldo torrido di questo 2022 sta travolgendo la maggior parte dei Paesi del mondo: secondo lo studio del National Centers for Environmental Information questo è il sesto anno più caldo della storia. L’Italia è uno dei posti più colpiti dalle alte temperature: una situazione che ha portato anche siccità e lo scoppio di molti incendi su tutta la penisola.
Il 2022 è il sesto anno più caldo di sempre, i dati
Lo studio svolto dal National Centers for Environmental Information, e rilanciato da Coldiretti, mostra i cambiamenti nelle temperature che hanno portato il 2022 a piazzarsi al sesto posto della classifica degli anni più caldi della storia del nostro pianeta: dai dati rilevati dallo studio rivelano come la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani si sia alzata di ben 0,85 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. In particolare la prima metà dell’anno ha visto temperature superiori alla media su gran parte del pianeta, con insoliti valori negli oceani Pacifico e Nord Atlantico. Per quanto riguarda la superficie terrestre, il 2022 ha mostrato un caldo sopra la media in diverse aree, tra cui Asia, Africa e Nord America.
In particolare sia l’Oceania che l’Europa hanno fatto registrato il settimo semestre più caldo dal lontano 1880: un risultato ottenuto anche alle bollenti temperature di giugno in Svizzera, Austria, Spagna, Francia e Italia. Sale vertiginosamente il termometro anche in Stati come Regno Unito e Portogallo: in Gran Bretagna è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale, mentre in terra lusitana la soglia massima registrata finora nell’anno in corso è di 47 gradi a Alijò, comune nell’entroterra portoghese.
Siccità e incendi: la situazione in Italia
Il caldo di questo 2022 – il sesto nella classifica degli anni più torridi di sempre – sta travolgendo anche l’Italia, dove le alte temperature stanno mettendo in difficoltà il nostro Paese. Nella Penisola il primo semestre del 2022 si classifica come l’anno più caldo di sempre, con una temperatura che sale addirittura di 0,76 gradi rispetto alla media storica: una situazione possibile anche a causa della mancanza di precipitazioni, dove si è registrato un calo del 45 % sulla media annuale, accentuando ulteriormente anche il problema della siccità.
In questi giorni in Italia assistiamo anche a molti incendi, con la Coldiretti che vede nella mancanza di precipitazioni la causa delle varie fiamme scoppiate in questi giorni sulla Penisola:
“Nelle campagne e nei boschi le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni con aree sempre più esposte al divampare delle fiamme”
Quest’anno in Italia l’anomalia climatica più evidente si è registrata a giugno, con la temperatura superiore di ben +2,88 gradi rispetto alla media: valori simili a quelli del 2003, quando fu registrato il picco massimo.
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