L’Europa e altri leader mondiali (come Biden) guardano con attenzione gli sviluppi della crisi di governo in Italia, con la maggioranza di loro che spera di vedere Draghi ancora nel ruolo di Primo Ministro: tra questi c’è anche la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk che vede in Draghi uno degli elementi fondamentali per il suo Paese di vincere la guerra.
La vicepremier ucraina tifa Draghi: “Aiuta il mio Paese parlando con dignità e responsabilità agli occhi del mondo”
Nel corso di un’intervista ad Adnkronos, la vicepremier ucraina e ministra per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati Iryna Vereshchuk spinge affinché Mario Draghi resti alla guida del governo italiano. Nelle sue parole la Vereshchuk mostra grande ammirazione per Draghi, sempre in prima persona per aiutare il popolo dell’Ucraina:
“Sono ucraina, non posso valutare Mario Draghi e da membro del governo ucraino non voglio influenzare i pensieri e le emozioni di coloro che prenderanno le decisioni. Ma parlando per il mio Paese e da cittadina del mondo, mi permetto di dire che Mario Draghi è una persona di grande cuore; Che di fatto e in modo sincero ha aiutato e aiuta l’Ucraina parlando con dignità e responsabilità agli occhi del mondo a nome di tutti gli italiani, sia dei suoi sostenitori che dei suoi oppositori. Draghi da leader e professionista sa e capisce che la storia si scrive adesso anche per l’Italia. Il futuro dipenderà da come l’Italia, gli italiani, il governo italiano riusciranno a risolvere questo terribile conflitto, questa guerra fratricida che per ora, e sottolineo il ‘per ora’, si consuma sul territorio ucraino. Con leader come Mario Draghi al Governo, noi vinceremo questa terribile guerra che si consuma non in Ucraina, ma nel continente europeo”
L’aiuto e la solidarietà del popolo italiano nei confronti dell’Ucraina non sono passati inosservati alla vicepremier Iryna Vereshchuk, come prosegue:
“Noi siamo amici del popolo italiano, il cui supporto è per l’Ucraina importante tanto quanto quello del Governo. Io ricordo come Mario Draghi ci ha sostenuti nel percorso alla candidatura all’adesione all’Ue e Come ci ha appoggiato venendo qui. Non dimentico i cortei di migliaia di persone svoltisi in Italia a sostegno dell’Ucraina, le case aperte dagli italiani per accogliere i nostri sfollati, gli aiuti economici inviati dalla gente. Sono gesti di umanità che devono continuare. La guerra non deve stancare né fermare un popolo così grande come il vostro. Sono certa che ciò non avverrà, che gli italiani sceglieranno di continuare a sostenerci anche in futuro. Punteranno alla stabilità dell’Europa, a quell’umanesimo che vi caratterizza. A nome dei nostri bambini, delle donne ucraine, dei nostri anziani voglio ringraziare ancora il popolo italiano”
La situazione a Kherson e Zaporizhia
La vicepremier ucraina Iryna Vereshchuck spera di rivedere Mario Draghi nelle vesti di Primo Ministro italiano, ma intanto deve fronteggiare l’offensiva russa a Kherson e Zaporizhia. L’obiettivo è quello di evacuare il maggior numero di persone, ma non è un’impresa facile:
“Prevediamo di riuscire ad evacuare almeno 20-30 mila persone da queste regioni di Kherson e Zaporizhzhia. E’ un processo già avviato ed in corso anche grazie al sostegno delle organizzazioni di volontariato, ma è molto complicato da gestire in quanto la Russia di fatto ha bloccato tutti i passaggi utili per l’evacuazione e non vuole aprire i corridoi. Noi speriamo prossimamente di sfondare il blocco e di fare uscire 20-30 mila persone dai territori occupati. Dall’inizio del conflitto abbiamo evacuato più di 350 mila donne, bambini, anziani. E nell’ultimo mese siamo riusciti a salvare 46 orfani che erano stati presi per essere adottati in Russia”
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