Weekend di dibattiti e di dichiarazioni quello che la politica sta per concludere, con i partiti che vogliono farsi trovare pronti in attesa di conoscere se Mario Draghi annuncerà ufficialmente la crisi di governo.

Crisi di governo, molto difficile arrivare a una posizione univoca in casa M5s

Si fa sempre più concreta l’ipotesi strappo del Movimento 5 Stelle, che creerebbe a tutti gli effetti la temuta crisi di governo. E’ lo stesso Giuseppe Conte ad annunciarlo in una diretta Facebook prima che l’Assemblea parlamentare pentastellata venga aggiornata domenica mattina.

Il M5S confermerà il sostegno se otterrà risposte chiare alle sue richieste, non una generica apertura. Chiediamo rispetto per i nostri principi, altrimenti noi non staremo alle condizioni attuali e non condivideremo una responsabilità diretta di governo

Giuseppe Conte, leader M5s (estratto da diretta Facebook)

Secondo alcune fonti interne, il Movimento sarebbe spaccato con 17 “falchi” oppositori alla linea Draghi e 10 favorevoli al proseguimento della legislatura in maggioranza. Le dichiarazioni dei protagonisti, tuttavia, non mancano:

Non mi rendo complice di chi per qualche punto percentuale sta per mandare all’aria il Paese. Chi guida il partito ha fatto una scelta incosciente non votando il sostegno al Dl aiuti, perché così diventa una disperata mossa alla ricerca di consensi

Maria Soave Alemanno, parlamentare M5s

Se non otterremo risposte entro mercoledì ci tireremo indietro, Draghi non è certo il Salvatore della patria. Non ho paura di perdere la poltrona, se sarà necessario, voterò la fiducia

Rosalba Cimino e Angela Masi, parlamentari M5s

I veri responsabili siamo noi, che continuiamo a volere il meglio per l’Italia, al contrario di come ci dipingono i media

Alberto Airola, parlamentare M5s

Mercoledì non ci possiamo presentare con i nostri ministri, ma qualcuno dovrebbe dire al ministro degli Esteri di preoccuparsi del conflitto in Ucraina e di non rilasciare dichiarazioni a tappeto sparlando di Conte

Alessandra Maiorino, parlamentare M5s

Le parole delle altre forze politiche

Il centrodestra incalza, con Lega e Fratelli d’Italia che non disdegnerebbero le elezioni anticipate in caso di crisi di governo:

Noi vogliamo governare con gente che ha i piedi ben piantati per terra, di certo non parteciperemo ai teatrini a cui stiamo assistendo. La Lega in Parlamento voterà solo per il bene dell’Italia e degli italiani, e se nessuno ha intenzione di governare con serietà allora è giusto che siano gli italiani a scegliere i parlamentari. Non è più il tempo di bloccare l’Italia a suon di litigi e pretese di partito

Matteo Salvini, leader della Lega

Noi non abbiamo mai imposto ultimatum al Governo o gettato miccia sul fuoco spingendo per l’approvazione di temi divisivi sfruttando l’onda mediatica. Siamo persone responsabili, a differenza del M5s che deve andare a casa, altrimenti cederemo ai ricatti di chi ha mandato in fumo 23 miliardi di euro

Antonio Tajani, europarlamentare Fi

Se Giorgia Meloni dimostrerà di avere il consenso degli italiani io sarò solo che contenta. Ma la strada è in salita anche per Fratelli d’Italia, nonostante ciò che dicono i sondaggi

Renata Polverini, deputata Fi

Dobbiamo provarci e crederci fino all’ultimo, anche nei minuti di recupero. La partita non è semplice, ma il destino è in mano a Mario Draghi. A lui la scelta se venire in Parlamento e comunicare all’Italia il proprio impegno, oppure fare un passo indietro. Rimango dell’idea che Draghi sia la persona più adatta in virtù del suo senso istituzionale straordinario, per cui direi che c’è ancora margine per una sua permanenza

Matteo Renzi, leader di Italia Viva