Un ragazzo di Pisa riceverà un risarcimento perché è stato accertato il nesso tra la vaccinazione anti Covid-19 e la trombocitemia autoimmune riportata dal giovane a distanza di poche settimane dall’inoculazione.
Covid, accertato nesso tra vaccino e trombocitemia
Un adolescente di 16 anni, nato di Rieti ma da anni residente a Pisa, verrà risarcito a seguito della vaccinazione anti-Covid, a cui si era sottoposto un anno fa esatto, perché un giudice ha ufficialmente riconosciuto il nesso casuale tra vaccino e trombocitemia.
A darne notizia è stato il Codacons, l’associazione che ha assistito il minore.
“Un ragazzo di 16 anni residente a Pisa riceverà un risarcimento per i danni da vaccinazione anti-Covid, dopo il definitivo accertamento della correlazione tra la somministrazione del vaccino e i gravi danni alla salute riportati dallo stesso“.
L’indennizzo, stabilito sulla base di tabelle sanitarie, è supportato da una relazione tecnica del Dipartimento militare di medicina legale di La Spezia, che ha riconosciuto il nesso causale tra la vaccinazione e la trombocitemia autoimmune riportata dal ragazzo a distanza di alcune settimane dalla somministrazione del vaccino monodose Moderna.
Per il Dipartimento la patologia riportata dal giovane è una reazione grave avversa al vaccino.
“Potenzialmente innescata dalla procedura stessa anche se come fattore concausale in soggetto fino ad allora perfettamente sano. Il danno pertanto è ascrivibile alla ottava categoria della tabella A allegata al Dpr 30 dicembre 1981 n 834 (‘menomazione permanente dell’integrità psicofisica’ ndr)”
I fatti
La vicenda risale a luglio dello scorso anno quando il ragazzo, uno sportivo che ha sempre goduto di ottima salute, si sottoponeva alla somministrazione in unica dose del vaccino Moderna.
A distanza di poche settimane iniziano a manifestarsi i primi sintomi: puntini rossi su braccia e gambe. A settembre la sintomatologia peggiorava, con un ematoma esteso sul braccio destro e sul collo, ‘bolle’ di sangue sul palato, sulla lingua e nelle guance interne. A questo punto il ragazzo si recava al pronto Soccorso di Pisa, dove veniva immediatamente ricoverato.
Il resto della vicenda lo riassume Codacons, l’associazione da sempre favorevole alla campagna vaccinale e ai vaccini ma che, al tempo stesso, ha da tempo avviato diverse iniziative legali affinché tutti i cittadini danneggiati dalle vaccinazioni possano ottenere gli indennizzi.
“Fino al 18 ottobre 2021 – spiegano – il minore resta ricoverato nel reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale Santa Chiara di Pisa. Dopo aver svolto tutti gli accertamenti viene diagnosticata una piastrinopenia autoimmune”.
La situazione del ragazzo purtroppo non migliora e, nonostante le cure prestate, i valori sanitari rimangono fuori norma. A dicembre 2021 la famiglia si rivolge allora al Reparto di Oncoematologia dell’Ospedale Pediatrico ‘Gaslini’ di Genova, dove vengono effettuate una serie di analisi immunologiche e genetiche che confermano la diagnosi di ‘Itp persistente’.
Cos’è la trombocitemia
La trombocitemia è una delle cosiddette malattie mieloproliferative croniche. Si tratta di una patologia delle cellule staminali del midollo osseo che porta a una produzione eccessiva di piastrine circolanti nel sangue e si caratterizza per un notevole aumento del rischio di trombosi.
Colpisce principalmente chi ha più di 50 anni, anche se un altro picco di incidenza è stato riscontrato in età più giovanile, intorno ai 30 anni. Il decorso della malattia è generalmente benigno e chi ne è colpito riesce comunque a mantenere una buona qualità della vita.