A una settimana dall’inizio del Climate Social Camp a Torino, viene confermata la presenza di Greta Thunberg al raduno internazionale dei movimenti ambientalisti contro il cambiamento climatico.
Climate Social Camp, ci sarà anche Greta Thunberg
Greta Thunberg ci sarà il prossimo 25 luglio per dare il via al Climate Social Camp di Torino, un maxi-raduno organizzato da Fridays for Future, Greenpeace e altre organizzazioni locali e internazionali, occasione di networking e di confronto sul tema del cambiamento climatico e su questioni connesse. Fino al 29 luglio la città della Mole sarà la culla dell’ambientalismo, con il meeting europeo dei Fridays for Future previsto al Campus Einaudi dell’Università torinese.
Il Climate Social Camp avrà invece come sede fissa il Parco della Colletta. Gli organizzatori tendono proprio a sottolineare il carattere globale della manifestazione, che per la prima volta coinvolgerà esponenti da tutto il mondo. Il confronto, la discussione e il dibattito per condividere conoscenze, dubbi e per avvicinare chi è interessato al tema e desidera approfondire. Ci sarà il volto simbolo della campagna contro il cambiamento climatico, ossia Greta Thunberg, tuttavia la giovane attivista svedese non interverrà con un discorso individuale in quanto ritiene più d’impatto esprimersi con una sola voce, quella che unirà i migliaia di ragazzi che affolleranno Torino durante il corteo.
Primo raduno internazionale post pandemia
Da un punto di vista cronologico, il Climate Social Camp segue il raduno di Losanna dei Fridays for Future avvenuto nel 2019. Un aggiornamento necessario alla luce di un quadro generale assai mutato (in peggio) che presuppone un aggiornamento e una risposta immediata ai messaggi che Madre Natura sta inviando all’uomo. Oltre alle discussioni più tradizionali sono in programma proiezioni cinematografiche ed esibizioni artistiche, tra cui quella della Rappresentante di Lista il 26 luglio. L’intero evento sarà gratuito e all’insegna della sostenibilità ed è stato finanziato dall’Europa tramite crowdfunding. La scelta di Torino come città ospitante vuole essere un messaggio inequivocabile, dal momento che il capoluogo piemontese è espressione di inquinamento e siccità.