Continua il testa a testa tra Vingegaard, attuale maglia gialla del Tour de France, e Pogacar alla ricerca del terzo Tour consecutivo e più determinato che mai nella conquista.
Nella tappa di oggi l’inseguitore ha sferrato vari attacchi alla maglia gialla, che ha però retto benissimo così commentato la strategia dello sloveno al termine della corsa.
Le dichiarazioni di Vingegaard su Pogacar
“Sapevo molto bene che Tadej mi avrebbe attaccato oggi. Lo farà ogni volta che ne avrà la possibilità e io farei lo stesso se fossi in lui. Sarei sorpreso se facesse qualcos’altro, potrebbe attaccarmi anche il giorno di riposo.
Il mio lavoro è rimanere concentrato e non lasciarmi sorprendere. In ogni caso, sono riuscito a stare con lui quando è andato all’attacco, e questo mi sta bene. Oggi l’ultima salita è stata difficile anche se piuttosto breve. Ma abbiamo fatto una bella salita e io ho passato una bella giornata in giallo. È ancora un’esperienza nuova per me e me la sto godendo in ogni tappa”.
La risposta dello sloveno
Dal canto suo Pogacar non ha intenzione di arrendersi ed è più determinato che mai a raggiungere la vittoria finale, anche se per la prima volta si trova nella “strana” posizione di inseguitore. Oggi Pogacar ha attaccato da oltre 180km prima del traguardo, per poi sfoderare l’ennesimo strappo nella salita finale. Vingegaard e la Jumbo-Visma hanno tenuto duro, ma la battaglia è solo iniziata.
“Quando ho visto che Van Aert aveva creato un gap ho provato ad andare all’attacco. L’obiettivo era soprattutto quello di far lavorare Vingegaard. Loro hanno una grande squadra ma io ci proverò ancora. Per me forse è anche meglio, oggi non è andata, ma a me piace attaccare. Potremmo provarci anche domani, le gambe sono buone, mi sento bene e ho una grande squadra. Non vedo l’ora che arrivino i Pirenei”.