Il suicidio è avvenuto il 4 luglio: la ragazza di soli 27 anni è stata trovata morta nella casa di Torino, dove la coppia conviveva prima della separazione, Camille Suzon Chantal Nell, l’ex compagna del portiere della Juventus femminile e della nazionale francese Pauline Peyraud-Magnin.
Le due ragazze hanno convissuto fino a poco più di un mese fa ed il ritrovamento del cadavere da parte delle autorità di pubblica sicurezza è avvenuto circa 3 settimane dopo che la coppia si è separata.
Dopo che l’ex compagna si è suicidata nella casa di Torino, il portiere della Juventus femminile è comunque partita per sostenere gli impegni con la propria nazionale in vista degli europei di calcio.
La prima partita, quella del debutto, è stata disputata tra Francia ed Italia, e le ragazze francesi, guidate da una strepitosa Pauline Peyraud-Magnin, hanno vinto con un sonoro 5 a 0 contro le ragazze azzurre.
Stando a quelle che sono le ricostruzioni della vicenda, Camille Nell, l’ex compagna del portiere della Juventus femminile, avrebbe deciso di togliersi la vita a causa della delusione d’amore appena ricevuta, ma sicuramente aggravata dalla forte depressione che stava affrontando la ragazza durante l’ultimo periodo di vita.
Quando i carabinieri si sono recati all’interno del suo appartamento, situato in zona piazza Solferino, la giovane ragazza è stata trovata già senza vita.
Inoltre, le forze dell’ordine hanno trovato anche un messaggio che è stato lasciato da Camille prima di compiere il terribile gesto, all’interno del quale la ragazza comunicava la sua intenzione di farla finita allegando al testo anche i codici per sbloccare il suo smartphone ed i suoi profili social.
Suicidio dell’ex compagna del portiere della Juventus femminile: ecco i dettagli di cosa è successo
Secondo quanto è stato comunicato dai carabinieri che sono giunti sul posto, Camille Nell è stata trovata morta suicida all’interno del proprio appartamento a Torino, a seguito dell’ingerimento di un potente mix di antidepressivi e di un flacone di acido muriatico.
Il corpo della ragazza è stato ritrovato dalle forze dell’ordine ai piedi del letto e presentava delle ferite a causa dei morsi dei suoi due cani, un husky ed un pastore tedesco.
Secondo le autorità, la ragazza suicida a soli 27 anni soffriva di una forte depressione e quella secondo gli agenti è stata la principale motivazione che ha portato la giovane a questo gesto estremo, forse anche accompagnata dalla fine della sua relazione amorosa con l’ex compagna, Pauline, avvenuta poche settimane prima.
Inoltre, sembra che Camille, prima di suicidarsi, abbia lasciato un messaggio con l’intento di comunicare la sua volontà di mettere fine alla propria vita, aggiungendo anche i codici per consentire lo sblocco del proprio smartphone e dei propri profili social.
Dopodiché, la giovane ragazza avrebbe ingerito un potente mix di antidepressivi, accompagnati da un flacone di acido muriatico, il quale è stato ritrovato vuoto dagli agenti all’interno del suo appartamento. Nella casa sono state ritrovate anche numerose confezioni di psicofarmaci, a testimonianza delle problematiche delle quali soffriva Camille.
In attesa dei risultati degli esami tossicologici, le indagini delle autorità sono ancora in corso, anche se l’unica ipotesi che sembra essere possibile è, a malincuore, quella del suicidio.
Indagini in corso sul suicidio: ecco quali sono state le parole rilasciate da Pauline Peyraud-Magnin
Sulla vicenda di suicidio le autorità hanno aperto le indagini e, dato che sono in corso c’è il massimo riserbo da parte degli inquirenti.
Tuttavia, ecco quali sono state le parole di Enrico Arnaldi di Balme, il sostituto procuratore di Torino:
“Le richieste della famiglia sono state, per quanto possibile, soddisfatte. Il mio servizio ha operato, fin dall’inizio, in stretta collaborazione con il consolato francese a Milano.”
Sulla questione il portiere della Juventus femminile, Pauline Peyraud-Magnin non ha effettuato dichiarazioni e sia la sua agenzia che la federazione francese hanno dichiarato di rispettare il silenzio di Pauline e di non voler commentare le sue vicende personali.