Per molti l’uso dell’aria condizionata in auto è irrinunciabile durante le giornate più calde.

Con l’innalzamento delle temperature il condizionatore in auto è un vero e proprio sollievo.

Ma cosa dice la legge a riguardo?

Ecco cosa fare per evitare di prendere multe salate.

Cosa prevede la normativa vigente

La normativa di riferimento, non è di certo una novità nel codice della strada.

Già in vigore dal 2007 e modificata per la prima volta nel 2010, ha subito recenti modifiche e aggiornamenti negli importi dovuti in caso di multe.

A partire da aprile dell’anno in corso, la sanzione prevista è passata da un minimo di 223 euro a un massimo di 444 euro.

L’art. 157 comma 7-bis del codice stradale recita:

“È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso;

dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 223 a € 444”.

Secondo la legge, l’uso della climatizzazione in auto non è vietato.

Ciò che si vuole vietare con tale norma, è l’utilizzo dell’aria condizionata durante la sosta del veicolo.

Ma qual è la ragione dell’inasprimento della sanzione?

Come si può ben intuire la causa principale che ha indotto ad inasprire le sanzioni è l’inquinamento.

L’obiettivo di fondo, infatti, è limitare l’inquinamento provocato dalle auto.

L’emissione di gas, polveri e fumi sottili, dovuti alla circolazione delle auto è una delle principali cause dell’inquinamento.

Gli effetti inquinanti derivanti dalla combustione del petrolio, rendono l’aria poco salubre e sono causa di conseguenze devastanti per il Pianeta.

Come è noto, infatti, i gas di scarico delle automobili, aumento sensibilmente la presenza di anidride carbonica nell’atmosfera, che influisce negativamente sull’effetto serra.

L’uso della climatizzazione in auto, non fa altro che incrementare le emissioni di gas inquinanti nell’aria.

Si stima, infatti che in media, con l’aria condizionata, i consumi di carburante, e quindi le emissioni di anidride carbonica, aumentino di circa il 5-10%.

Proprio per la stessa ragione ambientalista, i costruttori, hanno introdotto da tempo un nuovo sistema di spegnimento automatico del motore durante le soste, anche brevi.

Il sistema Start&Stop, infatti, di cui sono dotate le auto moderne, prevede l’arresto temporaneo del motore e del compressore dell’aria condizionata anche durante la sosta breve al semaforo.

Questo sistema, che ha lo scopo di ridurre i consumi e le emissioni nocive, è fondamentale per evitare le distrazioni come appunto la sosta con aria condizionata accesa ed evitare di incorrere in gravi sanzioni.

Qual è la differenza tra arresto, fermata e sosta dell’auto

Con l’inasprimento dei termini della suddetta sanzione, in molti si sono chiesti cosa si intende per sosta del veicolo.

La normativa, infatti, vieta chiaramente l’utilizzo della climatizzazione in auto durante la sosta.

Ecco allora che l’art. 157 del codice della strada chiarisce espressamente il significato di arresto, fermata e sosta:

“Per arresto si intende l’interruzione della marcia del veicolo dovuta ad esigenze della circolazione;

Per fermata si intende la temporanea sospensione della marcia anche se in area ove non sia ammessa la sosta, per consentire la salita o la discesa delle persone, ovvero per altre esigenze di brevissima durata. Durante la fermata, che non deve comunque arrecare intralcio alla circolazione, il conducente deve essere presente e pronto a riprendere la marcia;

Per sosta si intende la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, con possibilità di allontanamento da parte del conducente;

Per sosta di emergenza si intende l’interruzione della marcia nel caso in cui il veicolo è inutilizzabile per avaria ovvero deve arrestarsi per malessere fisico del conducente o di un passeggero”.