Madonna del Carmine o, anche, Nostra Signora del Monte Carmelo: sono solo alcuni dei titoli con cui viene invocata Maria, madre di Gesù, nella tradizione cattolica. Il nome richiama innanzitutto un luogo, il monte Carmelo, “giardino verdeggiante” della terra palestinese, luogo privilegiato dell’incontro con Dio e metafora del Paradiso secondo le Scritture. La ricorrenza, celebrata oggi, 16 luglio, in tutta Italia, fu istituita per ricordare l’apparizione della Vergine a San Simone Stock, priore generale dell’ordine Carmelitano, avvenuta nel 1251.

Madonna del Carmine: la storia dell’apparizione

Fu San Simone Stock, il 16 luglio 1251, a ricevere l’apparizione della Vergine del Carmine. La Madonna gli sarebbe apparsa per donargli uno scapolare, divenuto in seguito il segno distintivo dell’ordine Carmelitano, e confessargli la sua promessa:

Prendi, o figlio dilettissimo, questo Scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia Confraternita. Ecco un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza e di pace con voi in sempiterno. Chi morrà vestito di questo abito, non soffrirà il fuoco eterno.

Queste parole non erano altro che un invito alla preghiera affinché lei stessa potesse rivelarsi mediatrice e intercedere con la volontà di Dio al momento del passaggio a miglior vita. Passò un secolo dalla prima apparizione, quando il papa Giovanni XXII la vide nuovamente. Questa volta la richiesta della Madonna era quella di pregare per gli appartenenti all’ordine del Carmelo, promettendo in cambio di liberare tutti i confratelli dalle fiamme del Purgatorio il sabato successivo. Questo beneficio prese il nome di “privilegio Sabatino“, dal nome della Bolla Sabatina che il pontefice firmò in data 3 marzo 1322 e prevede, ancora oggi, che tutti coloro che indossino lo scapolare carmelitano siano portati in Paradiso dalla Vergine il sabato successivo alla loro morte. Gli impegni sono quelli di condurre una vita cristiana intessuta di preghiera, castità e unione con Dio. Ha origine da qui la festa, particolarmente sentita in tutto il mondo cattolico.

A Messina la festa della Madonna del Carmine torna dopo due anni

È un legame speciale quello che unisce Messina e la Madonna del Carmine (o del Carmelo): è infatti nella città siciliana che i Carmelitani fondarono il primo luogo di culto fuori dalla Palestina e, quindi, il più antico di tutto l’Occidente. Torna quest’anno, per la prima volta dopo l’inizio della pandemia, la festa dedicata, con la storica processione del simulacro per le vie limitrofe al santuario, che seguirà alla messa solenne delle 18, presieduta dal parroco don Centorrino. Al rientro del corteo, animato dalla banda musicale Giuseppe Verdi di Bordonaro, si svolgerà lo spettacolo di giochi pirotecnici.

Le altre celebrazioni in tutta Italia

Benché la festa più nota sia quella siciliana, la Madonna del Carmine si celebra oggi in molte altre località italiane. Nella città di Napoli, dove la Santa è chiamata anche Madonna Bruna, il clou si raggiungerà alle ore 19 con la celebrazione dell’Arcivescovo Domenico Battaglia e l’atto di affidamento della città alla Madonna del Carmelo. A Trani muoverà dalle 19.30 la solenne processione per le vie del centro storico, mentre è fissata per le 19 quella di Oristano, in Sardegna. Anche a Melfi è in programma per oggi la processione della Madonna (ore 17), che culminerà alle 19 nella Santa Messa. A Padova è previsto per le 16 l’incontro per la benedizione e l’imposizione dello scapolare; seguirà alle 18.30 la celebrazione, presieduta dal vescovo mons. Claudio Cipolla, prima della processione lungo le vie della parrocchia. I Padri Carmelitani di Treviso celebreranno invece la festa domenica 17 luglio, dalle ore 18: in programma la messa, seguita dalla processione, con un piccolo rinfresco nel cortile del convento. Sono solo alcuni degli appuntamenti religiosi dedicati alla Signora del Monte Carmelo, sicuramente tra le più sentite dai fedeli.