Tormentoni estivi del passato ce ne sono stati tanti. Ognuno ha la sua storia ma esiste un file rouge che li lega tutti (o quasi). Hanno un impatto melodico immediato, generano allegria all’ascolto o perché si ascoltano in qualche stabilimento balneare e/o posto di vacanza o perché ricordano luoghi simili e tutti sono stati pesantemente criticati dagli esperti di quel momento in quanto troppo “leggeri”. Per divertirci a guardare un po’ indietro e magari farci cullare un po’ da una sana malinconia, ecco una rapida carrellata delle hit delle passate estati. E poi potremo chiederci se davvero Fedez, Tananai e Mara Sattei sono così privi di talento come cerca di raccontarci un certo tipo di giornalismo musicale impegnato.
Tormentoni estivi del passato: “Splendido splendente” di Donatella Rettore
Pezzo storico di un certo pop-punk leggero in cui cibernetica e sesso si mischiano in un ritmo forsennato e incalzante. Pochi riferimenti diretti alla stagione estiva ma chiaro il collegamento alla voglia di libertà sessuale tipica di una certa età e delle vacanze. La Donatella Rettore divenne icona da questa hit perché solo lei avrebbe potuto cantarla con quella credibilità.
“E la luna bussò” di Loredana Bertè
Scritta da un grande autore come Mario Lavezzi, tra i tormentoni estivi del passato questo è tra i più amati perché racchiude un amore struggente insieme alla sensualità decadente dell’artista. A quell’epoca la cantante romana aveva una love-story col tennista Björn Borg e questo aggiunse valore al pezzo. In molti ci videro un racconto autobiografico che infiammò il gossip di quel tempo.
Tormentoni estivi del passato: “Gloria” di Umberto Tozzi
Forse anche più di un tormentone estivo, questo successo di Umberto Tozzi spaccò nel mondo. Qui l’energia la fa da padrona con una melodia potente e un testo immediato ma molto evocativo, ad immagini. Ne esistono diverse versioni ma quella originale resta la migliore grazie alla vocalità unica dell’artista.
“Fin che la barca va” di Orietta Berti
Tra i tormentoni estivi del passato questo risulta più datato sia per tipo di cantato sia per melodia tradizionale. Eppure resta un pezzo d’impatto ad ogni ascolto che riesce ad andare oltre i confini del tempo e delle mode per un brano che fu molto criticato a suo tempo ma che ancora adesso ci scalda il cuore.
“Figli delle stelle” di Alan Sorrenti
Questa è una hit estiva che, rispetto ad altre, ha un’innata qualità artistica sopra le righe. La vocalità di Alan Sorrenti tocca corde che non sappiamo neanche di avere ed è restata così fino a giorni nostri come dimostra la bellezza del suo più recente singolo intitolato “Oggi“.
Ascolta qui il podcast dell’intervista di Alan Sorrenti su “Oggi” per Bagheera, la giungla di Radio Cusano Campus: