Roma – L’Aula del Senato ha confermato la fiducia al governo posta sul Dl aiuti. I sì sono stati 172, i no 39, nessun astenuto. Il M5s non ha partecipato al voto risultando assente alla prima e alla seconda chiama. “Il nostro non voto di oggi è coerente con quanto già espresso dai nostri ministri e dai nostri colleghi alla Camera. Noi oggi non partecipiamo al voto a questo provvedimento perché non ne condividiamo né parte del merito, né il metodo” ha detto, in dichiarazione di voto nell’aula del Senato, la capogruppo M5s Maria Domenica Castellone.
Dl aiuti, il Movimento 5 Stelle non vota
L’astensione del M5S era già stata anticipata nel pomeriggio dalla capogruppo M5s, la quale aveva dichiarato:
Non condividiamo né merito né metodo. Confermo la non partecipazione al voto di fiducia del mio gruppo.
E ha aggiunto:
Il governo Conte 2 cadde per mano di chi oggi parla di responsabilità ma all’epoca non si fece scrupoli a non votare il Pnrr in Consiglio dei ministri rifiutando di fatto 209 miliardi di euro. In pochi partiti avrebbero continuato a lavorare a testa bassa come il Movimento 5 stelle quando, in questi 18 mesi, l’unico obiettivo di alcune forze politiche è stato quello di smantellare ogni nostra misura. Abbiamo cercato un confronto serio su tutti i temi, ma non è stato questo l’atteggiamento delle forze politiche di maggioranza che ci hanno attaccato in tutti i modi indifferenti alle nostre richieste.
Draghi ha incontrato Mattarella per un breve colloquio
Mario Draghi avrebbe lasciato l’aula prima della fine del voto per salire al Colle per un colloquio con il Capo dello Stato per analizzare il voto del Senato e tirare le fila di questo impasse. Nel primo pomeriggio era stato convocato e poi annullato un Consiglio dei Ministri. Pochi minuti fa, il Premier è tornato a Palazzo Chigi dopo un breve incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Nel frattempo, anche Antonio Tajani di Forza Italia ha commentato quanto successo:
Occorre più tempo per una riflessione ma questo è un fatto gravissimo che un partito di maggioranza non abbia votato la fiducia.
Quindi, Beppe Grillo non ha mancato di sostenere il Movimento 5 Stelle, affiancandosi totalmente all’operato di Conte.
Beppe è con Conte. Il Movimento 5 Stelle sta facendo il Movimento 5 Stelle.
Le parole di Giuseppe Conte
Infine, Giuseppe Conte – leader del partito che ha sostanzialmente messo in discussione la continuità del Governo – ha commentato quanto successo con queste parole:
Il M5s ha dato sostegno a questo governo sin dall’inizio con una votazione e i con i pilastri della transizione ecologica e della giustizia sociale. Se poi si crea una forzatura e un ricatto per cui norme contro la transizione ecologica entrano in un dl che non c’entra nulla, noi per nessuna ragione al mondo daremo i voti. Se qualcuno ha operato una forzatura si assuma la responsabilità della pagina scritta ieri. L’introduzione di quella pagina è stata la riunione del Cdm in cui i nostri ministri non hanno partecipato al voto.