Il rapper Rhove, diventato famoso con la canzone “Shakerando“, è al centro di una bufera mediatica. Questo il gesto che ha sconvolto il web: nel corso di un concerto, arrabbiandosi con una parte del pubblico a suo dire non molto attiva, l’artista ha lasciato il palco in anticipo, insultando i fan. Le critiche non si sono fatte attendere, anche da parte di suoi colleghi.
Rhove età, di dove è, quali sono le canzoni che lo hanno reso famoso
Si chiama Samuel Roveda il rapper 21enne conosciuto nel mondo musicale come Rhove: il nome d’arte deriva da un gioco di parole tra il suo cognome e la provincia da cui viene, Rho, vicino Milano. Alla provenienza il giovane tiene molto: più volte si è autodefinito un “rapper di provincia”. Dopo aver lavorato come idraulico e per una società di organizzazione di eventi, il successo nella musica è arrivato per lui su Spotify nel dicembre 2021 con la canzone “Shakerando“, rimasta per settimane il brano più ascoltato sulla piattaforma e ancora tra le hit del momento, con 46 milioni di visualizzazioni su Youtube. Intanto il rapper ha pubblicato un nuovo singolo, “Compliquè“, con Shiva e Ghali, lanciato sul palco del concertone “Love Mi” organizzato da Fedex e J-Ax a Milano alla fine dello scorso giugno.
Il concerto sospeso e le critiche arrivate sul web
Il rapper ha fatto parlare di sé anche per un episodio poco gradevole di qualche giorno fa, quando, durante un suo concerto, ha attaccato il pubblico perché poco attivo, scendendo in anticipo dal palco.
Lo show è finito e voi non avete ancora saltato una volta, non esiste. È un problema. Bella per chi ha saltato nella mia vibe provinciale, il resto, raga, mi dispiace: divertitevi un po’ di più.
Queste le parole del cantante, che hanno scatenato subito la reazione dei fan: prima un timido “Scemo!” intonato a mo’ di coro, poi il disappunto e le critiche sul web. Così il rapper è tornato sulle sue parole, questa volta via social:
Purtroppo pretendo tanto da me e vedendo un gruppo di persone che sotto al palco non mi dava segnali mi sono demoralizzato e ho detto quelle cose, grazie a chi capisce e bella per tutto il resto dei ragazzi che stavano spaccando tutto, ripeto mi spiace per la gente che in prima fila sta col muso come se fosse un funerale, shallatevi.
Non è bastato a calmare le anime e altri artisti hanno sentito il bisogno di commentare la vicenda; tra questi, i Pinguini Tattici Nucleari. La band bergamasca ha pubblicato su Instagram una storia in cui si legge:
Siamo ritornati finalmente alla musica dal vivo e mi è capitato in questi giorni di vedere video aberranti di cantanti che sul palco insultano il proprio pubblico perché non canta o non salta. Mo’ chi glielo spiega che farli cantare e saltare è compito loro? È come se un cuoco insultasse i clienti perché lasciano avanzi nel piatto o non mangiano. Quando si parla di gavetta si parla anche di questo: le serate con davanti 50 persone disinteressate che ti devi conquistare da solo ti insegnano prima di tutto il rispetto. E poi il mestiere. Fare i concerti e fare le hit son due cose diverse. E questi mesi strani ce lo dimostrano ampiamente.
Questo il neanche troppo implicito riferimento a Rhove, a cui si è aggiunto quello di Salmo, che in delle stories di qualche ora fa è tornato sulla questione, con un “consiglio costruttivo”:
Non è importante diventare idoli di Tik Tok, né tantomeno fare le hit su Spotify, la verità è là fuori, sul palco, perché il live è l’esame della vostra musica. Le persone vengono e pagano il biglietto per sentirvi cantare dal vivo, quindi imparate a cantare dal vivo.