Innegabili i passi avanti che sono stati fatti a Istanbul, soprattutto per contrastare la crisi alimentare, ma il segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha tenuto a sottolineare come nonostante sia stata evidenziata la “buona volontà” per l’export del grano ha anche ammesso che “l‘intesa non apre prospettive concrete in vista di un accordo di pace, per la fine della guerra resta ancora molto lavoro da fare”.
Anche Zelensky è soddisfatto di quanto negoziato a Istanbul.
La delegazione ucraina mi ha riferito che ci sono dei progressi. Nei prossimi giorni discuteremo i dettagli con il Segretario generale delle Nazioni Unite. Stiamo davvero compiendo sforzi significativi per ripristinare le forniture alimentari al mercato mondiale. Sono grato alle Nazioni Unite e alla Turchia per i rispettivi sforzi. Il successo è necessario non solo al nostro Stato, ma anche, senza esagerare, al mondo intero. Se riusciremo a rimuovere la minaccia russa alla navigazione nel Mar Nero, elimineremo la gravità della crisi alimentare mondiale.
Kiev: respinta altra offensiva russa vicino Kharkiv
Oltre le parole sulla guerra di Guterres la notte ha visto altri eventi significativi.
L’esercito ucraino ha respinto un attacco russo: secondo Kiev la difesa è avvenuta nei pressi del villaggio di Dementiivka, appena a nord di Kharkiv, e ai villaggi di Vesela Dolyna, Yakovlivka e Vershyna a est di Bakhmut nell’oblast di Donetsk.
La cattiva notizia per gli ucraini è che sale a 14 il bilancio dei civili feriti dopo gli attacchi missilistici russi su Zaporizhzhia. Il Kyiv Independent ha preciato che è stata colpita un’azienda commerciale in città.
Da segnalare anche due civili morti e cinque feriti in un bombardamento dell’esercito ucraino sull’autoproclamata Repubblica di Donetsk, di fazione filorussa.
Nel frattempo le truppe russe e i separatisti di Lugansk hanno dichiarato di essere entrati a Siversk, nella regione sudorientale di Donetsk.
“La città è sotto il nostro controllo operativo e sono incorso operazioni di rastrellamento: Siversk sarà presto completamente liberata dalle truppe ucraine”.
Nel frattempo la Lituania consentirà alle merci russe sottoposte a sanzioni per l’invasione in Ucraina di transitare per la nazione verso Kaliningrad.
Presidente Moldova: “Nessun attacco dalla Transnistria”
Maia Sandu, la presidente della Moldova, ha voluto rassicurare Zelensky che non c’è alcun rischio che l’Ucraina venga attaccata dalla regione separatista della Transnistria, che si trova appunto tra la Moldova e l’Ucraina.
“Ho assicurato al presidente dell’Ucraina che al momento non ci sono rischi dalla Transnistria. Mi riferisco alle informazioni che abbiamo, così come ai colloqui con i rappresentanti di Tiraspol (capoluogo della Transnistria, ndr)”.
Terzo cittadino americano prigioniero dei filorussi
Secondo amici e familiari l’americano Suedi Murekezi è stato rapito nella città che lo ospitava da oltre due anni, Kherson. Si tratta del terzo statunitense catturato dai russi dall’inizio della guerra.
Nel frattempo il segretario di Stato USA Blinken si è espresso sulle deportazioni forzate russe.
Secondo gli USA, le persone arrestate e trasferite in Russia sarebbero oltre un milione, molti dei quali bambini separati dai genitori o portati cona la forza fuori dagli orfanotrofi.
L’accusa di Blinken ha affermato che con queste operazioni la Russia sta violando la Quarta Convenzione di Ginevra. Di contro Mosca ha rimandato al mittente tutte le accuse. La situazione è sempre tesa e molto complicata, gli equilibri internazionali sono appesi ad un filo.
Potenti esplosioni a Mykolaiv, colpito un hotel
In mattinata la città di Mykolaiv è stata colpita ripetutamente. Sono state udite una serie di esplosioni nella parte meridionale della zona. Secondo quanto svelato da Oleksandr Senkevich – sindaco di Mykolaiv – sarebbe stato colpito un hotel:
A Mykolaiv ci sono potenti esplosioni. Continua l’allerta aerea. Chiedo a tutti di rimanere nei rifugi e di non postare foto e video dai luoghi in cui si trovano.