Crisi o non crisi di governo. Dopo una lunga giornata di confronto il verdetto è arrivato: il Movimento 5 Stelle lascerà l’Aula del Senato al momento del voto di fiducia sul dl Aiuti. Lo ha confermato il presidente Giuseppe Conte durante l’assemblea congiunta dei parlamentari al termine della riunione del Consiglio nazionale.
M5s, Conte: Domani non parteciperemo al voto in Senato”
Standing ovation dei parlamentari Cinquestelle all’annuncio in diretta streaming di Conte che conferma quanto emerso nel pomeriggio durante il vertice del Consiglio Nazionale. Il Movimento non parteciperà domani al voto sul decreto Aiuti. Ricalcando dunque quanto fatto lunedì alla Camera. Domani “non possiamo che agire con coerenza” ha detto l’avvocato pugliese.
Il documento presentato al Governo non è stato un mettere delle bandierine ma un contributo serio alle richieste del Paese, esprime e interpreta il momento drammatico per la crisi in corso. In questa fase qual è il compito di una forza politica responsabile: tacere? O denunciare affinché vengano prese misure strutturali? Chiediamo alla politica di entrare in una fase di governo differente. Siamo disponibili a dialogare ma non a consegnare una cambiale in bianco.
Crisi di governo, i punti del M5S
Nel corso della dichiarazione ai parlamentari riuniti alla Camera dei Deputati, Conte ha poi ribadito i punti su il M5S intende tirare dritto. Come il reddito di cittadinanza.
Se oggi otto milioni di famiglie sbarca il lunario ogni mese lo si deve al Reddito di cittadinanza che qualcuno vuole smantellare e che come abbiamo chiarito al presidente Draghi non permetteremo venga smantellato.
La telefonata con Draghi
La riunione del Consiglio nazionale del Movimento è iniziata stamattina alle 9 ed è stato poi riconvocata per le 20.00. Nel mezzo c’è stata una telefonata tra Conte e il premier Mario Draghi di cui il presidente dei pentastellati ha parlato durante l’assemblea congiunta.
Oggi ho avuto un colloquio con il presidente Draghi, abbiamo parlato anche degli altri punti indicati nel nostro documento e devo registrare una disponibilità del presidente a venirci incontro su tutti i punti. Però è evidente che la fase che stiamo attraversando non può accontentarsi di dichiarazioni di intenti, impegni autorevolmente assunti, occorrono concrete misure perché i cittadini possano sentire nelle loro tasche gli effetti di queste
Le reazioni
Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, dalla Festa regionale dell’Unità di Melzo, fa così il punto dopo lo showdown di Giuseppe Conte.
È evidente che la scelta annunciata da Conte e M5s rimette in discussione molte cose, e in una maggioranza così eterogenea ci sono dei distinguo. Ma io non mi preoccupo, esiste il voto di fiducia che è fondamentale. Chiederemo di fare una verifica per capire se questa maggioranza c’è ancora o no.
Il presidente Italia Viva, Ettore Rosato, ha espresso la sua posizione sui social dopo le dichiarazioni di Giuseppe Conte su dl Aiuti.
È stato presidente del Consiglio per oltre due anni, presentandosi come uno responsabile. Adesso fa cadere il governo su un decreto che distribuisce 20 miliardi di euro a chi ne ha bisogno in una situazione di emergenza. Una vergogna, e non scrivetemi che ce l’ho sempre con Conte
È stato Presidente del Consiglio per oltre due anni presentandosi come uno responsabile, adesso fa cadere il governo su un decreto che distribuisce 20 mld di euro a chi ne ha bisogno in una situazione di emergenza. Una vergogna, e non scrivetemi che ce l’ho sempre con #Conte.
— Ettore Rosato (@Ettore_Rosato) July 13, 2022
Telefonata tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi per commentare la situazione politica e ribadire “piena sintonia”. I due leader si risentiranno domani: a maggior ragione in questa fase delicata, il centrodestra di governo prenderà decisioni comuni.
La Lega non ha cercato né voluto alcuna crisi e assiste con viva preoccupazione a quanto sta accadendo nel campo della sinistra. Domani Matteo Salvini farà il punto della situazione con i vertici del partito (capigruppo, ministri, governatori). L’Italia non può permettersi un assurdo, logorante e infinito tira e molla sulla pelle dei cittadini mentre gli stipendi non aumentano, l’inflazione e le bollette salgono e alcuni provvedimenti (dalla pace fiscale all’autonomia) sono fermi – fanno sapere fonti della Lega.
Su Twitter il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, parla di “irresponsabili”
La decisione M5s di non partecipare domani al voto di fiducia sul dl Aiuti è un atto di grave irresponsabilità assunto, per interessi di parte, in uno dei momenti più difficili dell’Italia. Dopo Mario Draghi non sosterremo alcun governo. Lo scrive
La decisione del #M5S di non partecipare domani al voto di fiducia sul #DLAiuti è un atto di grave irresponsabilità assunto,per interessi di parte,in uno dei momenti più difficili dell’Italia.Dopo Mario Draghi non sosterremo alcun governo.
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) July 13, 2022
Per Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, il voto è l’unica via percorribile adesso.
Il governo ‘dei migliori’ è immobile, alle prese con i giochi di palazzo di questo o quel partito. Basta, pietà. Tutti a casa: elezioni subito.
Governo: “no a nuove maggioranze”, Draghi domani al Colle
È molto probabile che il premier, subito dopo il voto del Senato (che comunque confermerà la fiducia al governo e il via libera al provvedimento, anche se senza i voti del M5S), andrà dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per riferire della situazione della maggioranza.
La linea di Draghi dunque, ribadita ancora ieri, sarebbe quella di non procedere con la ricerca di una nuova maggioranza parlamentare e, dopo la decisione di Giuseppe Conte, di concludere quindi l’esperienza di governo.