Inizia ufficialmente la missione in Medio Oriente del presidente Joe Biden, chiamato tra oggi e sabato a importanti appuntamenti diplomatici in Israele e Arabia Saudita. Queste le sue prime parole appena atterrato a Tel Aviv:
Continueremo a sostenere una maggiore integrazione di Israele nella regione confermando il nostro impegno nella sua sicurezza. A mio avviso la soluzione dei due Stati rimane il modo migliore per garantire il futuro libero e democratico sia perper gli israeliani che per i palestinesi. È un onore essere ancora qui tra amici
Biden accolto dai vertici di Israele al suo arrivo a Tel Aviv
Decima visita in Israele per Joe Biden, la prima come presidente degli Stati Uniti, per dare il via al dossier Medio Oriente che avrà alcuni temi principali. Sul fronte di Gerusalemme la priorità è ricercare l’unità di intenti con la Palestina e contestualmente aumentare le riserve di gas del Paese. Sullo sfondo la questione Iran e la minaccia nucleare rappresentata da Teheran.
Biden è stato accolto da un folto plotone istituzionale, composto dal primo ministro Yair Lapid, dal presidente Isaac Herzog e dal primo ministro Naftali Bennett. Di seguito le loro dichiarazioni ufficiali:
L’Iran e i suoi alleati minacciano Israele e mettono in pericolo la regione. Mi auguro inoltre che la visita a Riyad aiuti a far avanzare un’era di prosperità, integrazione, pace e sicurezza per l’intera regione.
Isaac Herzog, presidente d’Israele
Questa è sia una visita storica che profondamente personale, perché esprime il legame indissolubile tra i nostri due Paesi e il nostro impegno per i valori condivisi: democrazia, libertà e diritto del popolo ebraico a uno stato proprio. Presidente Biden, potrà ammirare la forza e l’intelligenza dell’esercito israeliano, la creatività della nazione in fase di avvio, la diversità della società israeliana rispetto al passato. Discuteremo insieme la costruzione di una nuova architettura di sicurezza ed economia con le nazioni del Medio Oriente, in seguito agli Accordi di Abraham e ai risultati del Vertice del Negev. E discuteremo della necessità di rinnovare una forte coalizione globale che fermi il programma nucleare iraniano.
Yair Lapid, primo ministro israeliano
A proposito della sicurezza è stato presentato un progetto condiviso in ambito di difesa e tecnologia per la sicurezza, legata all’AI, alla quantistica e a temi globali come la lotta al cambiamento climatico. A dimostrazione della volontà di perseguire la pace, Gerusalemme ha concesso 1.500 permessi di lavoro ai palestinesi di Gaza: inoltre ci sarà supporto garantito per oltre 5mila palestinesi non ancora in regola. Nessuna chance invece di riprende i negoziati tra le parti, fermi al 2014.
Passando al rapporto tra Palestina e Biden, i funzionari arabi si sono detti delusi dalla poca incisività mostrata da Biden rispetto alle sanzioni imposte da Donald Trump. Ma è l’attualità a tenere maggiormente banco, con la questione relativa a Shirleen Abu Akleh, la giornalista americana ma di nascita palestinese uccisa lo scorso 11 maggio. Nonostante il presidente americano non si sia espresso, il Dipartimento di Stato di Washington avrebbe ufficialmente invitato la famiglia della giornalista a una visita presso la Casa Bianca. Le autorità palestinesi contestano agli Usa di aver protetto Israele nell’insabbiare le prove della responsabilità oggettiva sui fatti.
Il presidente minimizza i dati significativi dell’inflazione americana
Durante il suo viaggio in Medio Oriente, la Casa Bianca ha rilasciato un comunicato ufficiale di commento ai dati sull’inflazione Usa, giunta al 9,1% a giugno: l’ennesimo record negativo:
Sebbene l’inflazione principale oggi sia inaccettabilmente alta, non riflette la situazione attuale. Negli ultimi giorni stiamo assistendo ai ribassi dei prezzi del gas, garantendo un risparmio alle famiglie americane, ma anche altre materie prime, tra cui il grano, mostrano lo stesso andamento. Continueremo a lavorare insieme ai nostri partner per scongiurare nuovi aumenti sulle componenti energetiche, a dispetto dell’incremento di scorte a cui stiamo lavorando. Infine, lavorerò per ridurre il costo di alcune spese quotidiane come quelle farmaceutiche, assicurative e sanitarie
Estratto dal comunicato della Casa Bianca