E’ successo in uno chalet di San Benedetto del Tronto, uno tra i più famosi locali della rinomata località presente sulla Riviera: 4 persone hanno cenato all’interno del ristorante, ordinando 4 antipasti, 4 crudi, 4 primi e del vino ed alla fine della cena si sono alzati dal tavolo ed hanno dovuto pagare un conto di ben 508 euro.

Tra i 4 clienti era presente anche il medico anestesista rianimatore, Giorgio Tondini, il quale conoscendo i proprietari del ristorante si è recato insieme ad altri suoi 3 amici all’interno del locale per una cena di pesce.

Al termine del pasto i 4 clienti hanno dovuto pagare un conto molto salato ed il dottor Giorgio Tondini ha pubblicato all’interno del suo profilo di Facebook lo scontrino rilasciato dal locale.

Questo scontrino è subito diventato virale sui social ed ha acceso un forte dibattito in merito a tale vicenda, con alcune persone che si sono schierate a favore dei clienti, condannando quanto è stato fatto dal ristorante.

Mentre altre persone, invece, hanno sminuito quello che era lo sfogo del medico, chiedendogli quanti soldi pensava che avrebbe speso decidendo di andare a mangiare dei crostacei e dei crudi di pesce proprio in quel ristorante.

Ecco che cosa è accaduto e che cosa è successo poi sui social.

Conto di 508 euro, lo sfogo del cliente: “Ma che Briatore è arrivato pure da noi?”

Dopo essersi alzato dal tavolo e aver pagato un conto di 508 euro, che poi è stato abbassato al ristoratore a 480 euro, Giorgio Tondini non è riuscito a tenere tutta per sé la questione e ha deciso di pubblicare lo scontrino su Facebook.

Ecco quali sono state le parole che sono state pubblicato sul social network dal medico:

“È una soffocante serata estiva, 4 amici a cena, cena di pesce, in uno chalet fra i più noti della Riviera; per motivi personali ma anche per decenza perché me lo hanno chiesto lo chiamerò Chalet ‘XY’. I 4 amici sono contenti della scelta, qualche foto ‘guarda dove siamo’ spedita sui social. Il cuoco li accoglie con un sorriso e consiglia loro la ‘specialità’ della serata: un primino (chissà perché il vezzeggiativo-diminutivo?) con ‘cicala di mare’, dialettalmente nota come ‘Plà-plà’, una vera specialità.

35 euro il costo non astronomico, documentato dal menù, di un primo con astice e/o aragosta: questo rassicura i 4 amici, distratti e noncuranti del fatto che i ‘Plà-plà’ non figurano nel menù (grave disattenzione). [..] Si pasteggia con dell’ottimo Ballabio Rosè, la linguina con i ‘Plà, plà’ (1/2 crostaceo a porzione, quindi 2 pezzi in totale) è veramente ottima, poi però lo scontrino.

Dopo le proteste lo scontrino da 480 è sceso a 400 euro totali. Le 4 linguine sono costate 280 euro in totale, cioè 70 euro/cadauna, contro un massimo documentato nel menù di 35 euro delle stesse linguine con astice e/o aragosta e non con Plà-plà. Quest’ultimi, dicono i ‘pesciaroli’ amici, vengono dal Marocco, dalla Tunisia, sono di allevamento, costano da 18 a 28 euro/kg. Delusione, amarezza, rimorso per non ‘averla buttata in cagnara’ con finanza, carabinieri e disobbedienza civile. Sì! Tanto, di tutto.”

San Benedetto del Tronto, lo scontrino pubblicato dal cliente diventa virale sui social: ecco la polemica degli utenti social sulla questione

Sulla questione il pubblico dei social si è spaccato in due, con alcuni che hanno sostenuto il dottore e con altri che, invece, hanno parteggiato per il ristorante.

Ecco alcuni commenti sotto il post di Giorgio Tondini:

“Siamo al ridicolo. Hanno speso 120€ a testa per mangiare crudi, magnosa e vino. Quanto pensavano di spendere?

Bisogna sempre esporre i prezzi all’interno del menù”

“Piatti ricercati, vini costosi e si lamenta per un conto di 120 euro a testa?”

“Prezzo spropositato, il colpevole è il ristoratore, non il cliente! Tra l’altro avete notato che non hanno neanche preso un secondo? Altrimenti oltre i 1000 euro di sicuro!”