Hotel California, famoso brano del gruppo americano Eagles è finito al centro di un vero e proprio mistero. La vicenda riguarda il brano, pubblicato nel febbraio 1977 e ancora oggi fra i più conosciuti della band americana formata da Glenn Frey e Don Henley, con l’aggiunta di Bernie Leadon  e Randy Meisner.

La vendita di Hotel California

Il procuratore distrettuale di Manhattan ha accusato tre persone di possesso e tentata vendita illegale di circa 100 pagine di note e testi scritti a mano per l’album degli Eagles Hotel California. Tre uomini, Glenn Horowitz, Craig Inciardi ed Edward Kosinski sapevano che i documenti – del valore complessivo di oltre 1 milione di dollari – erano stati rubati, ma hanno comunque tentato di venderli. Secondo i documenti del tribunale, gli uomini hanno fabbricato false provenienze e mentito a case d’asta, potenziali acquirenti e forze dell’ordine su come hanno acquisito gli appunti di Don Henley, che includevano i testi dei successi Hotel California, Life in the Fast Lane e New Kid in Town. Le accuse verso i tre uomini, come riportato da Abc News, includono cospirazione, detenzione criminale di beni rubati e ostacolo all’azione penale.

La ricostruzione delle autorità

Secondo quanto riscostruito dalle autorità, un biografo della band ha originariamente rubato i manoscritti alla fine degli anni ’70 per poi venderli a Horowitz, che a sua volta li ha venduti a Inciardi e Kosinski. I documenti del tribunale affermano che il membro fondatore degli Eagles Don Henley ha presentato denuncia alla polizia dopo aver appreso che Inciardi e Kosinski avevano le pagine, accuse che il duo ha combattuto per anni. Secondo il procuratore di Manhattan Alvin Bragg, New York “è un centro di livello mondiale per l’arte e la cultura, e coloro che si occupano di beni culturali devono seguire scrupolosamente la legge”:

“Questi imputati hanno tentato di conservare e vendere questi manoscritti unici e preziosi, pur sapendo di non avere il diritto di farlo. Hanno inventato storie sull’origine dei documenti e sul loro diritto di possederli in modo da poter realizzare un profitto”.

Gli avvocati degli uomini hanno promesso di “combattere vigorosamente queste accuse ingiustificate”: “L’ufficio del procuratore distrettuale vede il crimine dove non esiste e ingiustamente offusca la reputazione di professionisti rispettati”, hanno scritto in una dichiarazione rilasciata all’AFP. Gli uomini si sono dichiarati non colpevoli e sono stati rilasciati.