Sono quasi 40 i nuovi casi al giorno e 292 i casi confermati di vaiolo delle scimmie, numeri che portano l’Italia ad essere uno tra i paesi più colpiti. In tutto il mondo sono stati segnalati 10mila casi con una crescita lineare in tutti i continenti. Nel Regno Unito è in quarantena una classe di una scuola primaria.
Il numero di persone a cui è stato diagnosticato il vaiolo delle scimmie ha sfondato quota 10mila, con contagi rilevati in 63 Paesi di tutti i continenti. La conferma arriva dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus che tuttavia non ha definito ancora la malattia una pandemia nonostante ormai il virus che induce il monkeypox, il nome scientifico del vaiolo delle scimmie, sia uscito dai territori in cui fino ad inizio anno era endemico ma controllato.
Il vaiolo delle scimmie è una rara malattia virale che viene solitamente trasmessa alle persone da animali selvatici ed è endemica in alcuni Paesi africani. La malattia può essere trasmessa attraverso fluidi corporei, goccioline respiratorie e altri materiali contaminati. La maggior parte delle persone guarisce entro poche settimane dal contagio.
Nella giornata di ieri anche la Russia ha segnalato il primo caso della malattia riscontrata in un giovane di rientro da un viaggio in Europa che si era rivolto a una struttura sanitaria con una particolare eruzione cutanea.
In Italia sono stati registrati quasi 300 casi complessivi di vaiolo delle scimmie, con una crescita ad oggi lineare su base settimanale.
In Europa i paesi più colpiti dopo il Regno Unito sono la Spagna, il Portogallo, la Germania e il Belgio. In particolare nel Regno Unito una classe di scuola elementare è finita in quarantena nella Grand Avenue Primary and Nursery School, nel Surrey dove un bambino sarebbe entrato in contatto con un caso confermato.
Il comitato di emergenza per il vaiolo delle scimmie si riunirà di nuovo la prossima settimana ed esaminerà le tendenze e l’efficacia delle contromisure formulando raccomandazioni su ciò che i Paesi e le comunità dovrebbero fare per affrontare l’epidemia, questo è quando detto da Tedros Adhanom Ghebreyesus nel corso di un briefing.
Nel frattempo a New York è corsa al vaccino, nella metropoli americana i vaccini vengono offerti gratuitamente alle categorie più a rischio e secondo le prime ricerche il vaiolo sarebbe particolarmente diffuso tra individui appartenenti alla comunità Lgbtq.
Le condizioni del paziente italiano contagiato dal vaiolo delle scimmie
Il paziente italiano colpito dal vaiolo delle scimmie pochi giorni fa è adesso ricoverato in isolamento nel reparto di Malattie Infettive e Tropicali dell’ospedale di Siena e a pochi giorni dal ricovero è in condizioni stabili. I professionisti che hanno preso in cura il paziente hanno usato tutte le attenzioni e le precauzioni volte a prevenire il contagio, attive sempre in ospedale come misure anti-Covid. Come da prassi è stato allertato anche il Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Toscana sudest.
Il professor Mario Tumbarello ha dichiarato di non essere sorpreso dell’arrivo del vaiolo a Siena poiché si tratta di una città turistica con visitatori da tutto il mondo e quindi era inevitabile succedesse questo.
“In prima cosa ci tengo a ringraziare i nostri professionisti per la risposta pronta e immediata al caso”, ha sottolineato il direttore sanitario dell’Aou Senese, Francesca De Marco, ricordando anche quali sono i sintomi del vaiolo delle scimmie, che si presenta con febbre alta, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, stanchezza e ingrossamento dei linfonodi a cui si uniscono lesioni cutanee e vescicole.
La trasmissione interumana avviene attraverso il contatto stretto con fluidi e materiale infetto proveniente dalle lesioni cutanee di una persona infetta. Così come avviene con il Covid-19, è necessario infatti, prestare particolare attenzione agli oggetti contaminati, ad esempio indumenti, lenzuola o asciugamani, oltre che ovviamente a eventuali colpi di tosse e starnuti.