Si è messa a nudo, in un post pubblicato su Instagram qualche ora fa, Matilda De Angelis. 26 anni e una carriera di tutto rispetto, con all’attivo già numerose recitazioni sia per la tv che per il cinema, l’attrice ha vinto lo scorso anno il David di Donatello come miglior attrice non protagonista per “L’incredibile storia dell’Isola delle rose”, ricoprendo anche il ruolo di co-conduttrice del festival di Sanremo. Ma non è tutto oro quel che luccica. Lo sa bene l’attrice bolognese, che aveva già parlato sul suo profilo ufficiale del suo problema di acne, mostrandosi senza filtri in più occasioni.
Accadono cose paradossali nella vita no? Bene, per me essere un’attrice e lavorare con il volto mangiato dall’acne è una di queste. Ogni giorno devo svegliarmi e presentarmi prima davanti allo specchio e poi davanti alla macchina da presa con tutto il carico emotivo che già comporta ed essere “splendida”, in parte e concentrata insieme a tutte le mie paure e insicurezze letteralmente a fior di pelle. Ci sono problemi ben più grandi nella vita, ne sono consapevole, ma volevo condividere questa piccola verità forse per sentirmi più forte, forse per accettarmi meglio.
Matilda De Angelis, la confessione
Matilda De Angelis è tornata ora sulla questione con un post, in occasione dell’acne awareness month, confessando ai suoi 649mila followers che l’acne è sintomo di qualcosa di più grande, che l’accompagna da ormai tre anni: l’ansia.
Ho sentito per giorni e settimane un macigno sul petto che mi impediva di respirare, la sensazione che tutto attorno a me perdesse di senso, uno svuotamento emotivo feroce che non risparmiava nessun sentimento, bello o brutto che fosse, la paura di uscire di casa o di tornarci, perché ogni minimo cambiamento anche quotidiano poteva significare per me la rottura di un “equilibrio” a cui mi aggrappavo per convincermi che andasse tutto bene.
Una carrellata di foto la ritraggono mentre piange in macchina, in treno, con l’acne sul volto, in un lungo post in cui riflette sulla necessità di accettare le proprie imperfezioni e fragilità, imparando a chiedere aiuto al momento del bisogno.
Bisogna imparare ad essere vulnerabili, a cercare aiuto, ad aprirsi rispetto alle proprie fragilità, a rispettare i tempi e gli spazi che ci sono consoni, bisogna imparare a non essere nemici di noi stessi, a rispettarci nelle nostre zone di luce come in quelle d’ombra. Io sto imparando che non posso controllare tutto nella vita e che prefissarmi costantemente uno standard di perfezione irrealizzabile in ogni ambito (lavorativo, sentimentale ecc) mi ha intossicato la mente. Capire chi siamo, cosa vogliamo, di cosa abbiamo bisogno, quali persone, cose, situazioni ci fanno bene e quali no è necessario per crescere e guarire.
Un messaggio di speranza, quello finale, accompagnato da un video in cui l’attrice si mostra sorridente, perché “col tempo tutto passa. O quasi“.