È ancora aperta l’indagine sull’assalto dei sostenitori di Trump a Capitol Hill e oggi, la commissione parlamentare d’inchiesta, ha segnalato il tentativo dell’ex presidente degli Stati Uniti di chiamare uno dei testimoni dell’indagine nel tentativo di corromperlo.

Il focus sui gruppi di estrema destra

Nella settima udienza è stato discusso il rapporto tra lo staff di Trump e i gruppi di estrema destra che assaltarono il Congresso il 6 gennaio 2021. I legami, documentati tra gli altri da una serie di messaggi criptati, coinvolgono l’ex consulente Roger Stone e dell’ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn, nonché dell’ex stratega Steve Bannon. La commissione sta dimostrando come inizialmente i gruppi di estrema destra volessero semplicemente manifestare contro l’insediamento di Joe Biden, ma un tweet di Trump cambiò tutto fungendo praticamente da “chiamata alle armi”, sottolineando ancora una volta il carisma che l’ex presidente esercitava sui suoi elettori.

I pentiti di Capitol Hill

Due ex militanti di estrema destra hanno dichiarato come siano stati influenzati dalla retorica di Trump, in particolare uno dei due ha parlato della radicalizzazione degli Oath Keepers, uno dei gruppi protagonisti dell’assalto a Capitol Hill.

“Posso dirvi che a loro non piace essere chiamati milizia, ma lo sono. Sono una milizia violenta. Mi sono allontanato dopo aver sentito alcuni membri del gruppo negare l’Olocausto”.

Ha parlato anche l’ex avvocato della Casa Bianca Pat Cipollone, che ha sostenuto le accuse all’ex braccio destro dell’allora capo dello staff Mark Meadows, mettendolo in fuorigioco sulle accuse di brogli.

“Non c’erano evidenze sufficienti per ribaltare l’esito del voto, avrebbe dovuto riconoscere la sconfitta”.

Il legale ha anche detto che la proposta dei consiglieri dell’ex presidente di sequestrare le macchine che processavano le schede elettorali è stata terribile.

Secondo Cipollone, il vice presidente Mike Pence “non aveva l’autorità legale per ribaltare il voto”, dando di fatto torto aperto al Presidente Trump.