Per la prima volta negli ultimi 25 anni, Roger Federer non ha alcun punto nella classifica ATP annuale. Una sorta di novità nel mondo del tennis, così come per Re Roger, abituato a stare sui campi di tutto il mondo da inizio carriera. La realtà dei fatti, invece, porta lo svizzero a fare una riflessione sul suo prossimo futuro. Sarà ritiro o proverà un insperato comeback nel 2023 nonostante i noti problemi al ginocchio? Per ora, Federer non vuole cercare una risposta:

Se non sei più competitivo, allora è meglio smettere. Non credo di aver bisogno del tennis. Sono felice delle piccole cose, come quando mio figlio fa qualcosa di giusto e quando mia figlia torna a casa con un buon voto. Il tennis non è la mia intera identità. Voglio continuare ad avere successo e mettere molta energia negli affari, probabilmente dando più di quanto dovrei a volte, ma questo può essere fatto anche al di fuori dello sport. So che una carriera professionale non può durare per sempre e va bene così.

Federer: “È bello aver preso una pausa, a casa sto bene”

Lo svizzero ha quindi continuato a commentare il suo momento attuale in questo modo:

Quest’anno è stato molto strano guardarlo in Tv, dato che ho sempre partecipato dal 1998. Sono stato in viaggio per così tanto tempo che è stato bello vivere un po’ più di pace, come già accaduto a causa del Covid. Mi ha dato l’opportunità di organizzare selettivamente i miei viaggi e stare più spesso in alcuni posti. Molti amici venivano sempre a trovarmi, ho potuto ribaltare questa situazione. L’itinerario tennistico a volte era eccessivo, soprattutto perché dovevo organizzarlo anche per i bambini. È bello prendersi una pausa adesso, anche per loro. Abbiamo amici in tutto il mondo: per esempio alcuni a New York e Melbourne non li vediamo da alcuni anni Posso onestamente dire che sono molto felice a casa. È un grande vantaggio poter fissare un appuntamento per un martedì mattina tra tre settimane e che posso davvero farlo senza che la realtà mi sorpassi. A volte ci manca viaggiare per il mondo e ovviamente a me manca lo sport. Ma sento che la vita a casa, in modo diciamo normale, è anche bella.