Il M5S non ha votato il dl aiuti alla Camera e Draghi è salito al Quirinale per incontrare Mattarella per scongiurare una crisi di governo . Riccardo Ricciardi, vicepresidente del M5s, è intervenuto sul tema ai microfoni della trasmissione “Fino a qui tutto bene” condotta dal direttore Gianluca Fabi e Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.

“Ci vuole coraggio ad infilare nel dl aiuti una norma come quella dell’inceneritore. Ci vuole coraggio a non fare quello che si poteva fare sulle bollette e sul superbonus. Ci sono aziende che non sanno come andare avanti e sono disperate. Riteniamo che in questo momento ci volesse qualcosa di diverso da parte del governo. Non è una questione di M5S, è una questione che il Paese è in una situazione davvero drammatica. Mettere in un dl aiuti l’inceneritore che è una norma indigesta al M5S non è possibile, è come se avessimo messo lo ius scholae nel dl aiuti, che è indigesta alla Lega. Nel frattempo il peggioramento del prezzo del gas, dei crediti del superbonus ci ha invitato a dire: rimettiamo mano a questo decreto perché al momento non è sufficiente, ci hanno dato due ore dalle 2 alle 4 di notte in Commissione per rivederlo”.

Draghi al Quirinale da Mattarella

Secondo Ricciardi

“Ogni volta che il M5s pone un problema politico Draghi va al QUirinale, come fu per le armi. Quando la Lega si è astenuta su decreti importanti come il decreto green pass e riaperture non è andato al Quirinale. Tutte le volte che noi sottolineiamo un problema politico specifico, Draghi prende e va al Quirinale.

Noi irresponsabili? “Ci sono state e ci sono ancora tutte le occasioni e i modi per non essere irresponsabili nei confronti dei cittadini. Noi diciamo lavoriamo sull’abbassamento delle bollette, sul taglio del cuneo fiscale, sul salario minimo. Non possiamo intervenire con dei pannicelli caldi quando il paziente è messo molto male. Il presidente Conte aveva già reso nota a Draghi la nostra posizione su questo decreto”.