Il prossimo 5 settembre il Regno Unito conoscerà il successore di Boris Johnson come primo ministro britannico. L’annuncio arriva dal Comitato 1922, l’organismo elettivo dei Tory, il partito conservatore di Londra.
Uk, il successore di Boris Johnson è una partita aperta tra 12 candidati
A una settimana dalle dimissioni di Boris Johnson il Comitato 1922 dei Tory ha fissato al prossimo 5 settembre la data di elezione del successore a Downing Street. Si apre dunque la lunga battaglia all’interno dei conservatori, con il leader del Comitato, Graham Brady, che ha fissato le nuove regole per potersi candidare.
Solo qualche giorno fa era circolato con una certa insistenza il nome di Liz Truss, attuale ministro degli Esteri, obbligandola di fatto a rinunciare al G20 in Indonesia per tornare in patria e seguire gli ultimi sviluppi. Ma la platea è molto più vasta e coinvolge almeno 12 aspiranti al trono, tra cui anche il ministro dell’Interno Priti Patel: quest’ultima, aggiuntasi in coda, è diventata nota alle cronache per aver concesso l’estradizione negli Stati Uniti di Julian Assange nelle scorse settimane.
Dando una prima occhiata alla lista dei candidati, emerge la forte componente multietnica. Oltre a Patel altri due pretendenti hanno origini indiane, a cui si sommano un candidato nato in Pakistan, uno in Iraq, un altro immigrato pachistano e, infine, una donna figlia di genitori nigeriani. Per quanto concerne le regole, il direttivo è riuscito a stringere i tempi di un mese (originariamente era ottobre) e al contempo ha stretto le maglie sulle soglie di voto. Rispetto al 2019, quando Johnson venne eletto, la prima votazione vedrà salire lo sbarramento di accesso da 8 a 20 preferenze e quello di superamento da 17 a 30 consensi.
I lavori potrebbero cominciare già questa settimana per arrivare al duello finale prima della pausa estiva, prevista il 22 luglio. Guardando al meccanismo generale, dopo il primo turno si procede con uno scrutinio che elimina dalla corsa il candidato con meno voti, fino ad arrivare al ballottaggio. L’ultima fase coinvolgerà circa un migliaio di votanti che esprimeranno la propria scelta tramite voto postale, fino al 5 settembre, giorno in cui avverrà il passaggio di consegne davanti alla Regina Elisabetta.