Nuove restrizioni ad Hong Kong destinate a fare discutere, probabilmente e soprattutto l’Occidente: infatti per i positivi al coronavirus sarà disposto un braccialetto elettronico affinché le autorità possano controllare che gli infetti siano dove devono essere, precisamente che stiano rispettando la quarantena domestica per il COVID. Ad annunciarlo il ministro della Salute Lo Chung-mau. La norma sarà in vigore dal 15 luglio, mentre la settimana appena trascorsa ha visto ad Hong Kong oltre duemila casi in più al giorno.
Braccialetto elettronico per la quarantena da COVID, il precedente
Non è la prima volta che Hong Kong adotta una misura drastica per il monitoraggio della quarantena COVID: già a inizio dell’anno sono stati usati per gli isolamenti domiciliari, inoltre nel 2020 chi arrivava dall’estero era tenuto ad indossare braccialetti, oltre che ad una quarantena che durava due settimane. Il funzionamento era semplice: un QR code legato ad un app, ma ora per le autorità è ancora più facile visto che i braccialetti controllano direttamente i movimenti dei cittadini.
La politica zero-Covid di Hong Kong
Lo Chung-mau è un fervente sostenitore della politica zero-Covid, e vuole a tutti i costi evitare la quinta ondata.
Nonostante sia stato sottolineato che il braccialetto sarà usato solo a scopi sanitari le forze dell’ordine sono preoccupate per l’evolversi di questa nuova misura di sicurezza.
“Stiamo cercando di dare un metodo scientifico e preciso alle nostre azioni, in questo modo potremmo proteggere le persone ad alto rischio e, allo stesso tempo, permettere alle altre di andare e venire da Hong Kong più facilmente.
Sarà studiato un sistema a semaforo, il ministro della salute ha rassicurato che non verranno tracciati i movimenti, come accade in Cina, e che i codici non cambieranno repentinamente. Ha inoltre rassicurato che Hong Kong non vuole chiudere.
Nel frattempo le autorità hanno ipotizzato fino a 300 ospedalizzazioni al giorno nel mese di luglio.