Gianni Morandi età, carriera, vita privata, curiosità: tutto sul co-conduttore del Festival di Sanremo 2023. Sarà l’artista emiliano ad affiancare Amadeus sul palco dell’Ariston.
In tutte le 5 serate del prossimo festival saremo in due: io e il grande Gianni Morandi
è l’annuncio al Tg1, edizione 20, di Amadeus, direttore artistico e conduttore del festival, in programma su Rai 1 dal 7 all’11 febbraio 2023.
Subito dopo, in collegamento video con lo studio, è comparso lo stesso Morandi:
La proposta mi ha stupito e poi entusiasmato. Sai quanto io amo Sanremo, ho pensato che hai fatto 3 festival straordinari ma faticosi e che nel 2023 avrai già compiuto 60 anni e forse hai bisogno di una mano forte e giovane, e quindi hai chiamato me. Accetto con entusiasmo.
Il cantautore 77enne ha partecipato all’ultima edizione del Festival di Sanremo conquistando il terzo posto con il brano “Apri tutte le porte“, scritta da Jovanotti. Morandi ha già condotto Sanremo nel 2011 e nel 2012, lo ha vinto solo una volta nel 1987 con “Si può dare di più” insieme a Umberto Tozzi ed Enrico Ruggeri. Ora ospite fisso del Jova Beach Party.
Gianni Morandi età, carriera, vita privata, curiosità
Un monumento, un pezzo di storia d’Italia, l’eterno ragazzo. Gianni Morandi vanta una grande carriera, longeva, grazie anche all’essere sempre stato al passo con i tempi, restando se stesso. Unisce più generazioni, i fan della sua età e i loro nipoti. Morandi nasce l’11 dicembre 1944 a Monghidoro (BO), cittadina dell’appennino tosco-emiliano, da padre ciabattino (Renato) e da madre stiratrice (Clara). A soli sette anni, Gianni viene mandato a lavorare per contribuire al bilancio familiare, lucida e aggiusta scarpe e vende caramelle nell’unico cinema del paese. È il più bravo della scuola, soprattutto in aritmetica, ma dopo le elementari sarà il padre a dargli un’istruzione, perché studiare a Loiano, un paese vicino, o Bologna, sarebbe difficile. La sera, dopo il lavoro, ha come esercizio quello di leggere a voce alta; i libri sono quelli che si trovano nella sezione del partito comunista “Enrico Calzolari”, di cui il padre è responsabile della diffusione stampa e propaganda. Sono testi impegnativi e politicizzati, come “Lettere dal carcere di Gramsci” e “Il Capitale” di Marx. Insieme Renato e Gianni frequentano anche le “veglie”: sono riunioni nelle case dei contadini, ci si ritrova nelle stalle, per passare il tempo nelle sere invernali, riscaldandosi al calore delle mucche e cantando.
È in questo modo che comincia a correre la voce delle capacità vocali di Gianni, che viene invitato ad esibirsi per la prima volta nel cinema in cui lavora e poi in altri luoghi iconici del paese. Così qualcuno lo nota e nel 1958 Gianni diventa componente fisso dell’orchestra Scaglioni, di cui fa parte anche il cantante Renzo Angelucci, che sarà per lui un maestro. Ha talento da vendere Gianni, grinta e sogni ed una grande voglia di arrivare. Sono gli ingredienti necessari per l’esordio, che arriva inesorabile negli anni Sessanta. Viene messa su un’orchestra con il suo nome, “Gianni Morandi ed il suo complesso” ed escono le prime canzoni con la RCA, tra cui le intramontabili “Andavo a centro all’ora” e “Fatti mandare dalla mamma“. Ma la svolta arriva nel 1964 con la vittoria al Cantagiro. Conosce intanto Laura Efrikian e se ne innamora, sposandola nel ’66 (con lei avrà tre figli, fino alla separazione nel 1979). L’anno dopo parte militare; quando torna stravince Canzonissima con “Scende la pioggia“; ma i Settanta sono anni difficili per Morandi, che mal si concilia con il clima di impegno e lotta politica che lo circonda. Risorge negli anni Ottanta con alcune apparizioni a Sanremo, di cui la più importante nel 1987, che lo vede vincitore. Sono solo i primi successi di una carriera lunghissima, che hanno consacrato Morandi, nel tempo, a pilastro assoluto della musica leggera italiana. Nel 1997 la nascita del figlio Pietro, noto nel mondo musicale come Tredici Pietro, ha coronato l’amore con Anna Dan, anticipando le nozze del 2004.