Ancora una volta i sorrisi in casa Ferrari sono a metà, perché nonostante il successo di Leclerc in Austria, la scuderia di Mattia Binotto ha dovuto fare i conti con la rottura del motore di Sainz. La macchina del pilota spagnolo era infatti andata in fiamme mentre Carlos era prossimo a superare Verstappen per prendersi un meritato secondo posto.
Una volta scesi dal podio dei vincitori, in casa Ferrari è stato dunque tempi di analizzare il problema di Sainz. Mattia Binotto ha così commentato l’episodio:
Credo che sino a ora abbiamo avuto solo due rotture di motore in stagione. Le altre sono state legate a problemi derivanti da componenti della power unit più che guai legati al motore termico.
Dobbiamo capire cosa sia successo a Sainz. Si tratta dello stesso problema avuto da Charles a Baku? È molto probabile. È certamente una preoccupazione, ma le persone a Maranello stanno lavorando duramente per risolvere il problema. Ovviamente, guardando quello che è successo a Carlos, non è ancora stato risolto. Ma abbiamo nuovi elementi e so quanto siano forti e funzionali. Posso contare su di loro, so che il problema sarà affrontato molto presto, spero il più presto possibile.
Caso Sainz, Mattia Binotto sul futuro del motore Ferrari
Come anticipato, non c’è tempo per piangersi addosso quanto più di concentrarsi sulle mosse future per sistemare un problema che resta una spina nel fianco della Ferrari. Sempre Mattia Binotto, a tal proposito, ha dichiarato:
Per quanto riguarda il motore ci stiamo confrontando con alcuni problemi d’affidabilità, ma è un motore congelato per le prossime stagioni, ma l’affidabilità la possiamo sistemare. Nei mesi passati abbiamo spinto forte sulle prestazioni. I motoristi a casa hanno fatto un lavoro straordinario. Non mi sento di puntare il dito contro qualcuno, anzi. Lavoreremo per migliorare l’affidabilità, siamo già stato capaci di farlo. Sul motore spesso non ci sono soluzioni che si trovano in pochi giorni. Ci sono pezzi da modificare, ridisegnare, produrre e omologare. Il processo è lungo. Però abbiamo un’ottima base anche per le prossime stagioni e questa è una cosa molto importante.
Insomma, la linea a Maranello sembra essere quella del gruppo e dello spirito di squadra e speriamo che presto questo sentimento possa portare ad una gioia condivisa per entrambi i piloti.