Mentre è ancora fresco il successo ottenuto a Wimbledon, dove si è confermato re dell’erba londinese, Novak Djokovic è tornato sulla delicata questione del vaccino in vista dell’ultimo slam stagionale, gli US Open.
Djokovic vorrebbe gli Us Open per provare ad agganciare Nadal
Il giorno dopo la vittoria a Wimbledon e la relativa partecipazione al Gala conclusivo, per Novak Djokovic si apre un nuovo capitolo della stagione in vista degli Us Open. O almeno questo sarebbe il calendario di partenza, poiché la sua partecipazione è a rischio a causa degli obblighi vaccinali che vigono negli Stati Uniti. Chiunque ha in mente l’incredibile braccio di ferro avuto con l’organizzazione degli Australian Open, difficile che si rivedano le stesse scene a New York. Il tennista serbo, comunque, non ha cambiato idea a riguardo e attende un segnale dal torneo:
Al momento vaccinarmi non è nei miei programmi. Insieme al mio staff vedremo se arriveranno notizie dagli Stati Uniti, se potrò giocare a Flushing Meadows. Potrebbero cambiare idea, darmi un’esenzione, vediamo. Io voglio solo fare il mio lavoro. Intanto mi godo qualche giorno di vacanza, gli ultimi mesi sono stati molto intensi e ho bisogno di recuperare le energie
A precisa domanda, Nole fa sapere quali sono i propri obiettivi, e in tal senso gli Us Open rappresentano un bivio importante.
Riguardo alla mia futura programmazione ne parlerò con il mio manager nei prossimi giorni. Visto ciò che è accaduto a Wimbledon credo che i punti non siano la mia priorità. Io voglio solo vincere, specialmente i grandi tornei. Sicuramente disputerò la Coppa Davis per rappresentare la mia nazione, poi vedremo. Finals di Torino? Sulla carta dovrei partecipare.
Il serbo è poi diventato il tennista ad aver mantenuto la prima posizione nella classifica Atp per più settimane (373), ma vuole continuare a coltivare il record di Slam, a -1 da Rafa Nadal. Anche il suo manager Ivanisevic plaude al lavoro svolto da Djokovic in un’annata così particolare:
Molte persone non avrebbero più giocato a tennis se avessero vissuto un’esperienza simile a quella di Novak in Australia. È stato semplicemente eroico. C’è un vecchio film che si chiama “La lunga estate calda”. Questa, per me, sarà una lunga estate calda e di vacanza. Andrò in vacanza, non so fino a quando. Poi magari Biden cambierà idea per entrare negli Stati Uniti o magari no.
A proposito di Biden, John McEnroe spezza una lancia a favore di Nole per vederlo in campo agli Us Open:
Questi politici si stanno mettendo troppo in mezzo, lasciate entrare in America questo ragazzo e fatelo giocare agli US Open, è una situazione alquanto ridicola