Tragedia sfiorata per il crollo di una giostra al Luna Park di Palma Campania in provincia di Napoli, sono una 15ina i bambini rimasti feriti. La più grave è una ragazzina di dodici anni. Indagata la titolare dell’impianto.
Tanta paura a Palma Campania, nel Napoletano, per il crollo di una giostra in un luna park. Il cedimento della giostra con i seggiolini “volanti” ha causato il ferimento di una decina di persone, tra cui una bambina di 12 anni che è stata portata all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli dove è in osservazione.
I feriti sono lievi, per lo più contusi e non ci sono persone in pericolo di vita. Quasi tutti sono stati curati da ambulanze sul posto, mentre quelli ancora in osservazione sono stati portati negli ospedali di Nola, Nocera Inferiore e Sarno. Sul luogo del crollo, in via Querce, sono intervenuti subito i carabinieri e la polizia.
Secondo una prima ricostruzione, la giostra in questione, ha ceduto poco dopo le 20 di Domenica 10 Luglio. Sul posto sono arrivate numerose ambulanze che hanno soccorso una quindicina di persone rimaste ferite, molte delle quali bambini che stavano facendo un giro proprio su quella giostra.
Sulla vicenda sono in corso gli accertamenti dei carabinieri della stazione di Palma Campania che hanno ascoltato i gestori della giostra in questione, verificato le licenze e l’agibilità della struttura e sono, ora, a lavoro per accertare eventuali responsabilità. Sono anche intervenuti i vigili del fuoco e la polizia municipale e al momento l’intera area è stata posta sotto sequestro.
Un genitore racconta:
“Io ero lì presente, mio figlio si trovava sul gonfiabile accanto alla giostra, mi sono trovato a guardare nel momento esatto in cui la giostra è andata a schiacciarsi a terra, nel momento che i bambini e ragazzi erano con i seggiolini in volo. Ho soccorso alcuni bambini, una scena che ti segna”.
I residenti di Palma Campania, hanno raccontato la dinamica dell’incidente: “È un miracolo che non ci siano state vittime”. La giostra, insieme ad altre, era stata allestita da pochi giorni in occasione della festa della Madonna delle Grazie, “che ha fatto letteralmente il miracolo”, ha detto un’ anziana del posto.
La Procura di Nola ha aperto un fascicolo sull’episodio e per il momento risulta iscritto nel registro degli indagati, con l’ipotesi di lesioni colpose, solamente il gestore dell’impianto, una donna di Poggiomarino, comune poco distante. I carabinieri stanno verificando il rispetto delle misure di sicurezza, in attesa di ulteriori rilievi tecnici che spieghino le cause del cedimento.
Da quanto emerge osservando il luogo dell’incidente il tronco della giostra, alto una dozzina di metri, si sarebbe sradicato dal suolo, abbattendosi su un lato e provocando i feriti sia tra i passeggeri saliti sui seggiolini in movimento, sia tra gli spettatori rimasti a terra. Nella caduta il tronco avrebbe anche sfiorato un autoscontro, in quel momento pieno di persone.
Il crollo di una giostra al Luna Park di Galliate, costato la vita a una 15enne
Il crollo della giostra al luna park di Palma Campania riporta alla mente quanto avvenuto il 12 Marzo scorso al luna park di Galliate, in provincia di Novara.
La 15enne Ludovica Visciglia stava festeggiando il suo compleanno, quando, insieme ai suoi amici, aveva deciso di fare un giro sul Tagadà, la giostra a forma di ruota che gira su sé stessa.
Proprio durante uno di quei giri, la ragazza è stata sbalzata violentemente contro uno degli alberi che si trovavano attorno alla giostra.
Ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Maggiore di Bologna, Ludovica morì qualche ora dopo per le conseguenze del trauma cranico.
L’ipotesi di reato, in quel caso è stata quello di omicidio colposo. A distanza di mesi gli unici iscritti nel registro degli indagati sono il titolare della giostra e il figlio diciassettenne, che al momento della tragedia stava comandando il tagadà.
Le cause dell’incidente che ha causato la morte di Ludovica Visciglia restano due al momento, la prima è che la giostra procedesse troppo velocemente e la seconda è che fosse posizionata troppo vicina agli alberi circostanti, contro i quali la 15enne avrebbe battuto la testa.
A confermare questa seconda ipotesi, nel corso delle indagini, è stata la zia della vittima, che aveva assistito alla tragedia.