Secondo un nuovo rapporto delle Nazioni Unite lanciato oggi, l’attuale popolazione mondiale di 7,6 miliardi dovrebbe raggiungere 8,6 miliardi nel 2030, 9,8 miliardi nel 2050 e 11,2 miliardi nel 2100. Con circa 83 milioni di persone che vengono aggiunte ogni anno alla popolazione mondiale, si prevede che la tendenza all’aumento della dimensione della popolazione continuerà, anche supponendo che i livelli di fertilità continueranno a diminuire.

Le classifiche dei Paesi

Le nuove proiezioni includono alcuni risultati degni di nota a livello nazionale. La Cina (con 1,4 miliardi di abitanti) e l’India (1,3 miliardi di abitanti) rimangono i due paesi più popolosi, comprendendo il 19 e il 18% della popolazione mondiale totale. In circa sette anni, o intorno al 2024, si prevede che la popolazione dell’India supererà quella della Cina.

Tra i dieci paesi più grandi del mondo, la Nigeria sta crescendo più rapidamente. Di conseguenza, si prevede che la popolazione della Nigeria, attualmente la settima più grande del mondo, supererà quella degli Stati Uniti e diventerà il terzo paese più grande del mondo poco prima del 2050.

Diminuzione dei tassi di fertilità 

Negli ultimi anni, la fertilità è diminuita in quasi tutte le regioni del mondo. Anche in Africa, dove i livelli di fertilità sono i più alti di qualsiasi regione, la fertilità totale è scesa da 5,1 nascite per donna nel 2000-2005 a 4,7 nel 2010-2015.

L’Europa è stata un’eccezione a questa tendenza negli ultimi anni, con un aumento della fertilità totale da 1,4 nascite per donna nel 2000-2005 a 1,6 nel 2010-2015.

Sempre più Paesi hanno ora tassi di fertilità al di sotto del livello richiesto per la sostituzione delle generazioni successive (circa 2,1 nascite per donna), e alcuni si trovano in questa situazione da diversi decenni. I dieci paesi più popolosi di questo gruppo sono Cina, Stati Uniti d’America, Brasile, Federazione Russa, Giappone, Vietnam, Germania, Repubblica islamica dell’Iran, Thailandia e Regno Unito (in ordine di dimensione della popolazione).

Invecchiamento della popolazione

Il rapporto evidenzia che una riduzione del livello di fertilità si traduce non solo in un ritmo più lento di crescita della popolazione, ma anche in una popolazione più anziana.

In Europa, il 25% della popolazione ha già 60 anni o più. Si prevede che tale percentuale raggiungerà il 35% nel 2050 e rimarrà intorno a quel livello nella seconda metà del secolo. Si prevede che anche le popolazioni di altre regioni invecchieranno in modo significativo nei prossimi decenni e continueranno fino al 2100.

Si prevede inoltre che l’invecchiamento della popolazione avrà un profondo effetto sulle società, sottolineando le pressioni fiscali e politiche che i sistemi sanitari, pensionistici di vecchiaia e di protezione sociale di molti paesi dovranno probabilmente affrontare nei prossimi decenni.