Usa senza ferro ma a fuoco. Una giornata complicata per gli Stati Uniti d’America, in questo luglio che comincia con incendi da spegnere e fiamme da domare. Tutto accade anche in cielo, in particolare nell’area di Atlanta, in Georgia. Un aereo della Spirit Airlines, mentre atterrava dalla Florida proprio all’aeroporto internazionale di Atlanta, ha preso fuoco per un motivo preciso, il surriscaldamento dei freni del carrello. Lo riporta Abc News. Le squadre dei vigili del fuoco hanno subito spento le fiamme e nessun passeggero o membro dell’equipaggio è rimasto ferito. Il mese scorso tre persone erano rimaste ferite su un aereo della Red Air che aveva preso fuoco dopo l’atterraggio a Miami. Anche in quel caso, aveva stabilito la Federal Aviation Administration, si era surriscaldato il carrello.
Tanta paura in questi mesi per le fiamme, non solo nella Capitale. Gli Stati Uniti, come tutto il mondo, stanno fronteggiando l’emergenza siccità e l’aumento difficilmente contrastabile dei roghi ad ampia scala. L’allerta è alta soprattutto per la gestione del traffico aereo, anche alla luce di quanto accaduto qualche mese fa con la Red Air. Qualche giorno fa, nel cuore dell’aeroporto internazionale di Miami, un aereo di linea della compagnia low cost Red Air ha preso fuoco durante l’atterraggio causando il ferimento di tre del 126 persone a bordo. Tanta paura e preoccupazione anche in quell’episodio, per fortuna senza grandi conseguenze.
Usa a fuoco: anche al Parco Nazionale di Yosemite arrivano le fiamme
Quanto accaduto a Atlanta non è un caso unico che coinvolge il fuoco. Diversi incendi minacciano il più grande bosco di sequoie giganti nel Parco Nazionale di Yosemite, negli Usa. I vigili del fuoco hanno lavorato domenica tutto il giorno per proteggere gli alberi simbolo e una piccola città di montagna. Campeggiatori e residenti vicino all’incendio sono stati evacuati, ma il resto del vasto parco in California è rimasto aperto. Per Nancy Phillipe, portavoce di Yosemite, più di 500 “sequoie sono minacciate nel famoso Mariposa Grove, ma non sono stati segnalati gravi danni ad alcun albero celebre”, incluso il Grizzly Giant, che ha 3mila anni.