Roberto Burioni, accreditato medico e professore, che da oltre due anni svolge anche un lavoro di divulgazione in materia di coronavirus entra nel mirino delle polemiche. Tutto nasce da una polemica scaturita da un tweet del deputato leghista Alex Bazzaro che, commentando le raccomandazioni in tema Covid, ha sostenuto di non voler ricevere la seconda dose booster del vaccino il prossimo autunno.
A questa sua affermazione, il professor Roberto Burioni ha risposto con:
“Non posso credere che un irresponsabile disinformatore orgoglioso della sua purissima ignoranza come lei sia nello stesso partito di persone per bene come, per citarne due ma sono di più, Luca Zaia e Massimiliano Fedriga“. La replica non tarda ad arrivare, ma sembra essere ‘composta’ perché il deputato Bazzarro scrive solamente: “E invece…”.
Il confronto sembrava essersi assopito quando Roberto Burioni leggendo tra i vari commenti ha deciso di replicare a un’elettrice della Lega che, sempre via social, aveva dimostrato di appoggiare il pensiero di Alex Bazzaro: “Sono orgogliosa che nella Lega ci siano persone come Alex Bazzaro”.
Nonostante il tweet dell’elettrice della Lega non prendesse in considerazione le parole del prof. Burioni, il medico sentitosi forse ‘sotto accusa’ ha risposto alla donna, postando in allegato la foto del suo profilo. “Capisco…”, questo il commento sprezzante del medico.
Roberto Burioni e le accuse di body shaming. Le reazioni del mondo politico
Nasce qui la polemica e le dure accuse di body shaming nei confronti della ragazza, che ha sin da subito ricevuto messaggi di solidarietà del popolo del web.
Tra questi, anche Giorgia Meloni, intervenuta per stigmatizzare le parole del medico: “L’esperto Burioni deride su Twitter una ragazza, sostenitrice della Lega, pubblicando una foto di lei come commento e scrivendo ‘capisco’. A cosa alludi, Burioni? Ha qualcosa di sbagliato quella foto? Rimuovi il tweet e chiedi scusa”.
Matteo Salvini, dai suoi social, ha aggiunto: “Capisci cosa? Che sei un uomo piccolo piccolo?”.
Molte le voci racchiuse in un solo coro: eliminazione del tweet e pretesa plateale di scuse. In tanti invocano anche l’intervento della Rai, con la quale Burioni collabora da due anni, come il giornalista Giorgio La Porta: “Bullizzare e fare body shaming a una ragazza disabile da un profilo con 350mila follower è la nuova politica di inclusione degli ospiti Rai? Voglio Alessia da Fazio e Littizzetto al posto di Burioni. Per molto meno a Orsini è stato tolto il compenso”.
Anche il Codacons passa all’attacco: “Un atteggiamento che non può più essere tollerato e che va contro qualsiasi principio etico e morale alla base dell’attività di un medico che, tra l’altro, è ospite fisso in Rai e quindi si presume pagato dai cittadini che finanziano la rete attraverso il canone”. Nella sua nota, l’associazione dei consumatori conclude: “Dopo la nuova grave uscita di Burioni siamo convinti che al medico vada vietato l’uso di tutti i social network, in considerazione dell’utilizzo violento, diseducativo ed errato che lo stesso fa ti tali mezzi di comunicazione, e che il virologo debba essere radiato dall’albo con effetto immediato anche per il danno di immagine prodotto alla categoria”.