La droga dello stupro può presentarsi in diverse forme: solida, liquida o in polvere.
In ogni caso gli effetti sono gli stessi. Ecco quali sono, insieme ai rischi e le sanzioni previste dalla legge.
Droga dello stupro: che cos’è
Per droga dello stupro si intendono tutte quelle sostanze chimiche che rendono una persona incapace di opporsi alle aggressioni sessuali ed agli stupri per via dell’effetto di incoscenza e confusione che questo genere di droga crea.
Tuttavia, questa sostanza viene utilizzata anche per altri scopi, anche se più raramente, come ad esempio i reati di furto.
Queste sostanze chimiche vengono somministrate alla vittima, la maggior parte delle volte di sesso femminile, all’interno dei cibi o delle bevande che stanno per essere consumate.
Ciò nonostante, anche se in questo caso la maggioranza delle vittime è una donna, nella generalità dei casi relativi alle violenze e agli abusi sessuali molti uomini ne sono vittime, al contrario di ciò che comunemente si pensa.
La somministrazione viene fatta con estrema attenzione e con molta accuratezza dal soggetto che commette l’illecito penale ed in Inghilterra viene comunemente chiamato “drink spiking”.
Questa procedura rappresenta un reato ed è punito con delle sanzioni di tipo penale anche nel caso in cui non sia seguita da un ulteriore tipo di violenza o di aggressione.
Quali sono le tipologie di sostanze più comuni
La droga dello stupro non è solamente una, ma le sostanze chimiche che vengono usate per questo scopo possono essere di varie tipologie.
Le droghe dello stupo più comuni sono:
- il GHB (acido gamma-idrossibutirrico), il quale è conosciuto meglio come “ecstasy liquida”, ma può essere assunto anche sotto la forma di una pastiglia oppure di una polvere bianca;
- il GBL (gamma-butirrolattone), il quale viene assunto in forma liquida simile ad uno sciroppo;
- il Rohypnol (flunitrazepam), il quale è conosciuto meglio come “roofies”, si presenta sotto la forma di una pastiglia bianca oppure verde ed è un tranquillante molto simile al Valium, anche se risulta essere circa 10 volte più potente;
- la Ketamina, la quale è conosciuta meglio come “polvere d’angelo”, è un farmaco anestetico e viene utilizzata anche come sostanza stupefacente;
- l’Ecstasy, la quale è nota anche con il nome di “MDMA”;
- l’alcool, il quale è stato classificato come tale da uno studio condotto negli Stati Uniti d’America ed è la sostanza più facilmente reperibile sul mercato.
Quali sono gli effetti e i rischi
Ecco quali sono gli effetti che crea la droga dello stupro, a seconda della dose somministrata e della gravità delle conseguenze:
- confusione;
- difficoltà a muoversi;
- effetti dissociativi;
- effetti ipnotici;
- effetti sedativi;
- incoscienza;
- perdita della memoria a breve termine;
- svenimento.
I rischi quando si assume questa sostanza chimica possono essere estremamente gravi. In alcune situazioni, infatti, si può arrivare anche a queste conseguenze:
- amnesia;
- capogiro;
- coma;
- convulsioni;
- depressione;
- difficoltà respiratoria;
- malessere generale;
- morte;
- nausea;
- problemi alla vista;
- sonnolenza;
- svenimento.
Droga dello stupro: quali sono le sanzioni in Italia
Le sostanze chimiche che vengono utilizzate come droghe dello stupro sono legali quando vengono utilizzate a piccole dosi e dietro la prescrizione di un medico.
Il limite massimo oltre il quale il GHB diventa illegale è pari a 4.000 milligrammi.
Qualora venga detenuto in quantità superiori le sanzioni che sono previste dalla legge prevedono un periodo di reclusione che potrà andare da un minimo di 6 anni fino ad un massimo di 20 anni, a seconda della gravità del fatto illecito che è stato commesso.
Qualora, invece, ci sia anche l’aggravante della violenza sessuale, allora la pena sarà aumentata secondo le disposizioni che sono previste all’interno dell’art. 609 bis del Codice Penale.
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