È stata una settimana piena di violenza, dalle rivolte in Sri Lanka fino all’omicidio dell’ex premier giapponese Shinzo Abe, passando per la guerra in Ucraina che ormai va avanti da quattro mesi: una situazione insostenibile, con Papa Francesco che rinnova ancora una volta il suo appello di pace. La preghiera dell’Angelus di oggi è molto intensa, con il Santo Padre particolarmente provato da questi tragici eventi.
Papa Francesco sulla guerra: “Popolo ucraino tormentato dai brutali attacchi di cui fa le spese la gente comune”
Durante l’Angelus di oggi Papa Francesco guarda in Ucraina, continuando a pregare affinché Dio possa mostrare la strada ai leader mondiali per porre fine a questa guerra:
“Rinnovo la mia vicinanza al popolo ucraino, quotidianamente tormentato dai brutali attacchi di cui fa le spese la gente comune. Prego per tutte le famiglie, specialmente per le vittime, i feriti, i malati. Prego per gli anziani e per i bambini. Che Dio mostri la strada per porre fine a questa folle guerra”
Sono 137 giorni che il conflitto in Ucraina va avanti e, per questo motivo, il Pontefice continua a pregare e lavorare per la pace. Pace e serenità che Francesco augura al popolo della Libia – in particolare ai giovani – colpito da una grave crisi economica e sociale:
“Desidero rivolgere un pensiero speciale al popolo della Libia, in particolare ai giovani e a tutti coloro che soffrono a causa dei gravi problemi sociali ed economici del Paese. Esorto tutti a cercare nuovamente soluzioni convincenti, con l’aiuto della comunità internazionale, attraverso il dialogo costruttivo e la riconciliazione nazionale”
Le rivolte in Sri Lanka e l’omicidio di Abe, il pensiero del Pontefice
Crisi economica che sta affliggendo anche lo Sri Lanka, al quale Papa Francesco – dopo aver pregato per la fine della guerra – rivolge la sua attenzione, visto che la situazione sta mettendo in ginocchio il Paese:
“Mi unisco al dolore del popolo dello Sri Lanka che continua a subire gli effetti dell’instabilità politica ed economica. Insieme ai vescovi del Paese rinnovo il mio appello alla pace e imploro coloro che hanno autorità a non ignorare il grido dei poveri e le necessità della gente”
Infine un pensiero a Shinzo Abe, l’ex premier giapponese ucciso due giorni fa in un attentato durante un comizio elettorale. In un telegramma inviato e letto dal nunzio apostolico in Giappone monsignor Leo Boccardi, Papa Francesco afferma:
“Sono rimasto profondamente addolorato nell’apprendere dell’assassino di Abe. Porgo le mie sentite condoglianze alla sua famiglia, agli amici e al popolo del Giappone. Sull’onda di questo atto insensato prego perché la società giapponese sia rafforzata nel suo storico impegno per la pace e la non violenza ”
Dallo Sri Lanka, nel frattempo, arrivano aggiornamenti: nella giornata odierna i manifestanti hanno continuato ad entrare nella residenza abbandonata del presidente Gotabaya Rajapaksa per sedersi sulla sedia del Presidente al piano superiore. Si attende mercoledì per assistere alle dimissioni promesse dal leader del paese.
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