Poco prima del concerto di ieri sera, dei Maneskin, l’ex sindaca Virginia Raggi cita in un post il ritornello di una famosissima canzone della band romana per rispondere a chi parla dei suoi progetti politici dentro e fuori dal Movimento Cinque Stelle.

A poche ore dal grande evento al Circo Massimo l’ex sindaca posta una foto con la band romana, ormai diventata di fama internazionale e scatena le voci sul suo possibile futuro lontano dal Movimento 5 Stelle.

Nelle ultime ore, dopo la blindatura del limite dei due mandati da parte di Beppe Grillo, si era infatti, sparsa la voce di un possibile addio al Movimento da parte dell’ex inquilina del Campidoglio. Solo lasciando il Movimento, la Raggi si potrebbe candidare alla Camera per le prossime Politiche.

La diretta interessata, membro del comitato di garanzia del movimento appena rimasto orfano di Luigi Di Maio, però ancora non commenta. Al massimo, come testimoniano i social, cita i Maneskin.

A esporsi, sulla questione, per ora è stato solamente il consigliere Paolo Ferrara, fedelissimo della Raggi e ora candidato al consiglio nazionale del M5S che ha commentato: “Virginia va via? Fantapolitica”.

Lo scatto con i quattro, fatto dal terrazzino dell’ufficio del sindaco con sullo sfondo i resti archeologici dei Fori Imperiali, è accompagnato dalla citazione della canzone che ha vinto Sanremo 2020 e che di fatto li ha lanciati a livello mondiale. “Siamo fuori di testa, ma diversi da loro. Parla, la gente purtroppo parla. Non sa di che cosa parla”. Poi il commento di Raggi: “Bello il testo vero?”.

Una frase che non sembra citata a caso o per semplice apprezzamento musicale. Piuttosto sembra essere un messaggio anche di tipo politico, infatti, nel caos che sta travolgendo il Moviemento 5 Stelle, dall’uscita di Luigi Di Maio e dei suoi seguaci da qualche tempo ci si chiede anche cosa farà Virginia Raggi.

Dove si posizioni esattamente la Raggi non è ancora chiaro, non lo ha esplicitato neanche lei, ma chi ne conosce la storia può ben azzardare qualche ipotesi. Probabilmente non seguirà Di Maio, dato il profilo da sempre ortodosso dell’ex sindaca, specie rispetto all’alleanza con i vecchi partiti e le vecchie istituzioni. Anche se, effettivamente se la Raggi dovesse passare con Di Maio, il Ministro degli Esteri affonderebbe un doppio colpo a Giuseppe Conte e al Movimento 5 Stelle.

Molto probabilmente però la Raggi non rimarrà neanche all’interno del partito con Conte, a maggior ragione se la scelta del leader grillino, ex premier, sarà quella di restare a palazzo Chigi a sostenere Mario Draghi.

E allora ecco spiegato il significato della sua frase sotto il post con i Maneskin, quel “diversa da loro” sembra essere rivolto anche a chi, dall’interno, ha in qualche modo “tradito” i principi grillini delle origini del movimento.

C’è anche chi ipotizza per la Raggi un percorso autonomo, alternativo, anche perché la mancata deroga alla regola dei due mandati le impedisce nel M5s di candidarsi nuovamente, per esempio alle prossime politiche. Si fa strada così, l’idea di un suo partito, contando sul consenso raccolto fuori Roma e su un ruolo tutto sommato autonomo che si è ritagliata nel movimento.

Il post di Virginia Raggi con i Maneskin

Il post di Virginia Raggi condiviso sui social poco prima del concerto dei Maneskin al Circo Massimo, è il modo dell’ex sindaca per mandare un messaggio a chi in queste ore ne pronostica l’uscita dal Movimento 5 Stelle.

Quindi, ecco ad accomapgnare lo scatto la citazione dal brano con cui la band capitolina ha trionfato alla penultima edizione del Festival di Sanremo: “Siamo fuori di testa, ma diversi da loro. Parla, la gente purtroppo parla. Non sa di che cosa parla”. Il post scriptum a fondo intervento ha il sapore della prima ondata grillina: “Che bel testo. Vero?”.

Dopo la pubblicazione della foto sono subito seguiti i commenta di chi è vicino all’ex prima cittadina: “Virginia ha risposto così alle voci che la vogliono pronta ad abbandonare il Movimento per candidarsi alla Camera”.

Sotto al post insieme alla frase della canzone dei Maneskin anche una frase per ricordare il suo contributo per aver portato nella capitale la band italiana: “Lo scorso anno abbiamo annunciato insieme in Campidoglio il grande concerto dei Maneskin a Roma. Finalmente ci siamo”.