Tessa Thompson è di nuovo Valchiria nel blockbuster Marvel, Thor: Love and Thunder, personaggio di cui è orgogliosa per cui riflette i valori di inclusività e rappresentatività di cui l’industria di Hollywood deve farsi portatrice.

Tessa Thompson è Re Valchiria in Thor: “Ci sono ancora poche figure di questo tipo”

Tessa Thompson è uno dei nomi in ascesa della Hollywood contemporanea, come conferma l’attaccamento dei fan nei confronti del personaggio di Valchiria da lei interpretato nella saga di Thor dell’Universo Cinematografico Marvel.

In Thor: Love and Thunder torna nei panni di Re di Asgard. Re e non Regina. Un titolo che diventa immediatamente simbolo di cosa il personaggio vada a significare in termini di una maggior rappresentatività e inclusività, battaglia che vede da sempre la Thompson in prima fila, anche prima del suo coming out nel quale rivelava di essere ugualmente attratta dagli uomini e dalle donne.
In una recente intervista con Variety, l’attrice ha espresso nuovamente il suo punto di vista sul personaggio e su cosa esso possa significare per tanti spettatori in cerca di figure con cui identificarsi anche all’interno di pellicole pop e mainstream come quelle Marvel.

C’è qualcosa di molto potente nel vedere un’immagine di te stesso riflessa in un qualsiasi modo attraverso un linguaggio come il cinema. Ma tutti sappiamo fin troppo bene che alcune di queste modalità hanno un certo peso proprio perché non ne abbiamo abbastanza di quel tipo. La reazione dopo il mio coming out è stata incredibile. Ci sono state tantissime persone che mi hanno scritto dicendomi di esser state in grado di farlo a loro volta e di parlarne con le loro famiglie, e questo per me è davvero un sogno”.

La pressione e le aspettative di Hollywood

Thor: Love and Thunder è un film dalla forte componente femminile, con Natalie Portman, che torna nelle vesti di Jane Foster in versione supereroina, ad affiancare la Thompson.
L’interprete di Re Valchiria si è soffermata sulla pressione esercitata dalle aspettative di un’industria come Hollywood sui suoi talent e sui ruoli da loro interpretati. Una situazione che, per fortuna, sta cambiando ma che richiede ancora molto lavoro.

Credo che Hollywood metta una pressione enorme in merito alle aspettative su ciò che una persona appartenente a quell’industria dovrebbe essere o rappresentare. E questo diventa ancora più pesante quando riguarda gli orientamenti sessuali, finendo col diventare un problema vero e proprio che colpisce tuttora alcuni dei miei più cari amici. Abbiamo ancora tantissimo lavoro da fare ma mi sento incredibilmente fortunata per poter vivere circondata da persone, sia in ambito professionale sia in quello più personale, che mi amano e mi sostengono per ciò che sono. So che questo è un privilegio di cui non tutti godono e alle persone che si trovano in questa situazione voglio dire: ‘Vi vedo’“.

Tornando al personaggio di Valchiria, la Thompson si è detta felice che Thor: Love and Thunder non si sia concentrato troppo su un’eventuale storia d’amore che la vedesse protagonista. Anche questa, per l’attrice, è una forma di ‘normalizzare’ i personaggi LGBTQI in pellicole del genere.

“Credo che un modo concreto e reale di ‘normalizzare’ i personaggi queer o LGBTQI, sia quello di lasciarli esprimere la loro umanità, e questo significa anche non mostrarli sempre innamorati o impegnati in una relazione. Perché tutti sappiamo che situazioni simili non sono sempre parte della nostra vita. Vedremo, in futuro, se Valchiria troverà la sua Regina”.

Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, il sabato, dalle 18:30 alle 20 su Radio Cusano Campus.