Il processo tra Johnny Depp e Amber Heard sembra destinato a durare ancora molto visto che l’attrice americana statunitense ha tutte le intenzioni di difendersi in appello. Dopo la sentenza del 1 luglio, la Heard era stata condannata per diffamazione contro il suo ex marito, decisione che aveva subito scatenato i suoi legali che avevano parlato di incoerenza e discordanza.
Sempre quest’ultimi hanno subito messo in atto tutte le mosse ai fini del raggiungimento del loro obiettivo ossia l’annullamento della condanna. In vista del prossimo appello, i legali di Amber Heard hanno dichiarato:
Ms. Heard aveva il diritto di fare affidamento sulla protezione di base, come prescritto dal Codice della Virginia, secondo cui i giurati in questo processo sarebbero stati individui che sono stati effettivamente convocati per l’incarico di giuria.
Heard contro Depp in appello: le motivazioni della difesa
Dal documento rilasciato dai legali di Amber Heard traspare chiaramente l’intenzione di annullare il processo, ma le ragioni sono davvero singolari. A quanto pare, infatti, uno dei giudici chiamati a seguire il processo tra i due attori si trovava lì per sbaglio: per un caso di omonimia l’invito in Tribunale era arrivato ad una persona più anziana di venticinque anni rispetto al “vero” giudice.
È per questo che gli avvocati della Heard hanno sostenuto che “il diritto a un processo con giuria e un giusto processo sono minati e compromessi”. Nel frattempo, non è arrivata nessuna informazione riguardo alle modalità con cui i legali avrebbero scoperto tale incongruenza e dunque non è assurdo pensare che sia l’ennesimo tentativo di ribaltare la sentenza.
Più volte, difatti, i legali hanno parlato di un risarcimento eccessivo ed indifendibile oltre a ribadire che la Heard non sarebbe mai in grado di poter ripagare l’ex marito. Amber nel frattempo sembrerebbe aver accettato la possibilità di scrivere un libro di memoria per iniziare ad ammortizzare le spese di questi tempi.