Clima infuocato al G20 di Bali, dove il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha lasciato in anticipo la riunione: un gesto che non è piaciuto ai presenti, in particolare all’Alto rappresentante Ue per la Politica estera Josep Borrell. Gli Stati Uniti intanto sperano di ottenere colloqui costruttivi con la Cina, con Pechino che deve condannare l’invasione russa ai danni dell’Ucraina.

Lavrov lascia il G20: “Occidente vuole che Ucraina sconfigga Russia in battaglia”

Il motivo per cui Lavrov ha lasciato la riunione del G20 è stato che, secondo lui, le accuse mosse dall’Occidente alla Russia per aver causato un’emergenza alimentare sono false. Inoltre, il ministro degli Esteri del Cremlino accusa i leader occidentali sia di aver dichiarato guerra a Mosca con tutte le sanzioni, sia di non voler far svolgere i colloqui:

“Non siamo responsabili della crisi alimentare globale. Le sanzioni sono state fatte per isolare la Russia e questo è pari a una dichiarazione di guerra. Se l’Occidente non vuole che si svolgano colloqui, ma desidera che l’Ucraina sconfigga la Russia sul campo di battaglia, poiché sono state espresse entrambe le opinioni, allora, forse, non c’è nulla di cui parlare con l’Occidente

Un comportamento che non è affatto piaciuto all’Altro rappresentante Ue per la Politica estera Borrell, amareggiato dal comportamento di Lavrov:

“Lavrov durante la riunione non stava ascoltando gli altri, questo è un comportamento poco rispettoso e non è il modo più costruttivo per partecipare a una riunione del G20

Blinken: “Vogliamo colloqui con la Cina, c’è molto di cui parlare”

Se Lavrov ha lasciato la riunione del G20 non volendo più ascoltare nessuno, c’è chi invece invita le altre nazioni al dialogo: è il caso del Segretario di Stato statunitense Anthony Blinken, desideroso di incontrare i rappresentanti della Cina per discutere di molti punti. Gli USA chiedono a Pechino di condannare l’invasione di Mosca ai danni dell’Ucraina:

“In una relazione complessa come quella tra Stati Uniti e Cina, c’è molto di cui parlare: per questo speriamo di avere dei colloqui costruttivi, dove Pechino condanni l’invasione russa in Ucraina”

Subito la replica del ministro degli Esteri cinesi Wang Yi:

“Il presidente Xi Jinping crede nella cooperazione e nel ‘rispetto reciproco’ tra le due maggiori potenze economiche del mondo. La Cina e gli Stati Uniti sono due Paesi principali ed è necessario che mantengano scambi normali

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