Il Tar di Latina accoglie il ricorso, sulle elezioni comunali, si dovrà rivotare in 22 sezioni. È arrivata la sentenza sul ricorso presentato dopo le comunali del 3 e 4 Ottobre del 2021 contro l’esito del voto del primo turno. Ecco cosa succede ora a Latina.

ll Tar di Latina ha accolto il ricorso che era stato presentato all’indomani delle elezioni del 3 e 4 Ottobre 2021 nel capoluogo pontino e in 22 delle 116 sezioni si dovrà tornare dunque a votare.

Il ricorso depositato lo scorso Novembre 2021, al Tar di Latina da un cittadino elettore e dagli ex candidati dell lista “Latina nel Cuore”, Giovanni Monterubbiano, Alessandro Rossi ed Emilio Cerci, che sostenevano l’aspirante sindaco di Vincenzo Zaccheo era finalizzato a chiedere l’annullamento del verbale di proclamazione degli eletti scaturiti dall’esito delle elezioni, di Ottobre del 2021. Elezioni che sono andate a comporre il nuovo Consiglio Comunale del capoluogo di provincia e di conseguenza il turno di ballottaggio avvenuto due settimane dopo che aveva proclamato la vittoria del Sindaco Damiano Coletta. Il ricorso è stato presentato dagli avvocati Toni De Simone e Biagio Coppa, da un’idea dell’avvocato Giacomo Mignano.

La decisione dei giudici amministrativi ora comporta la decadenza del sindaco Damiano Coletta e dell’intero Consiglio comunale e il ritorno alle urne, quindi, per le sezioni oggetto della contestazione.

Come si legge nella sentenza, il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha annullato “le operazioni elettorali svoltesi nelle sezioni nn. 24, 40, 44, 60, 64, 68, 69, 73, 75, 76, 81, 83, 85, 86, 94, 95, 98, 103, 106, 107, 109, 110, e dispone la rinnovazione di dette operazioni limitatamente a tali sezioni” e annulla anche il “verbale di proclamazione degli eletti adottato dall’ufficio elettorale dell’adunanza dei presidenti delle sezioni del Comune di Latina, aperto il 19 ottobre 2021 e concluso in data 21 ottobre 2021, per l’elezione alla carica di sindaco e alla carica di consigliere comunale del Comune di Latina”. 

Il risultato delle elezioni a Latina è quindi, viziato dalle gravi violazioni di legge riscontrate nelle operazioni di voto e di scrutinio in molti Uffici elettorali di sezione come risulta dai rispettivi verbali, con specifico riferimento al numero di schede autenticate e bollate e dalla discrepanza tra numero di schede vidimate, numero di voti espressi e numero di schede vidimate non utilizzate, indicatori del verificarsi del fenomeno comunemente descritto come ‘schede ballerine’.

Elezioni Latina: perché si torna al voto

In alcune sezioni, si legge nella sentenza, “’non sussiste la necessaria corrispondenza tra il numero delle schede complessivamente autenticate e la somma delle schede utilizzate dagli elettori e di quelle autenticate ma non utilizzate. In alcune sezioni non sussiste la corrispondenza tra elettori votanti e numero di voti espressi, in altre il numero di schede autenticate è superiore al numero di elettori, in altre ancora a causa delle omissioni dei verbali non è possibile effettuare un esatto conteggio e infine in alcune è stato autenticato un numero maggiore di schede rispetto al numero di elettori, ed ancora, in alcuni casi sono presenti nei verbali evidenti correzioni ed abrasioni”.

“Dalle risultanze si deve quindi affermare, prosegue ancora il dispositivo, che non risulta soddisfatto il requisito della corrispondenza, tra le schede autenticate, quelle utilizzate per il voto e quelle non utilizzate”. Nelle 22 sezioni si dovrà quanto prima tornare di nuovo a votare. “Il fenomeno deve essere valutato di rilevanza tale da incidere potenzialmente sul corretto risultato del primo turno elettorale, a seguito del quale il candidato sindaco Zaccheo non ha raggiunto la quota del 50% dei voti più uno, per uno scarto di circa 1071 voti”.

Stando a quanto riportato nella sentenza, dunque, decadono il sindaco e i consiglieri comunali. Fino alle prossime elezioni, che probabilmente si terranno il prossimo autunno, Latina sarà guidata da un commissario. Ma c’è ancora aperta la strada del ricorso al Consiglio di Stato.