All’alba ben 14 soccorritori erano pronti per proseguire le ricerche dopo il crollo del ghiacciaio sulla Marmolada: sia via terra con l’aiuto di due “sentinelle” e delle unità cinofile che tramite l’utilizzo dei droni, il Soccorso alpino non si ferma con l’obiettivo di recuperare resti umani e le attrezzature di chi non è potuto più tornato a casa. Nel corso della giornata le temperature si alzeranno, aumentando così il rischio di altri crolli sul ghiacciaio: in questo caso le operazioni di recupero proseguiranno solo con elicotteri e droni.

Marmolada, ripartono le ricerche e si attendono notizie da Parma

Con un nuovo giorno di ricerche iniziato sul pendio delle Marmolada, oggi c’è grande attesa anche per i primi risultati delle analisi scientifiche condotte dal Ris di Parma: il bilancio attuale è fermo a sei vittime identificate, che sono i tre scalatori veneti Filippo Bari, Paolo Dani e Tommaso Carollo, Liliana Bertoldi, un’alpinista del Trentino e due turisti della Repubblica Ceca, Pavel Dana e Martin Ouda. Cinque restano i dispersi: si tratta dei coniugi Davide Miotti ed Erica Campagnaro, i fidanzati Manuela Piran e Gianmarco Gallina, e infine il 22enne Nicolò Zavatta. Non è da escludere che siano fra i corpi già recuperati dai soccorritori: se così fosse all’appello mancherebbe solo un disperso, ma si conoscerà l’identità dei corpi recuperati solo con l’esame del Dna.

Oggi lutto cittadino in Val di Fassa

Oggi non è l’ennesimo giorno di ricerche sulla Marmolada, ma sarà anche lutto cittadino nella Val di Fassa: tutti i comuni del territorio, infatti, esprimeranno il proprio cordoglio alla famiglie delle vittime. Alle ore 18 è previsto un minuto di silenzio e raccoglimento per ricordare chi ha perso la vita nella tragedia della Marmolada, in contemporanea ci sarà la messa nella chiesa parrocchiale presieduta sia dall’arcivescovo di Trento monsignor Lauro Tisi che dal vescovo di Vicenza, monsignor Beniamino Pizziol.

Tra le 18 e le 18.10 gli esercizi commerciali, le imprese e le attività artigianali abbasseranno le serrande in segno di lutto, un gesto che serve a dare conforto a tutte quelle famiglie che non potranno riabbracciare i propri cari, come afferma il sindaco di Canazei Giovanni Bernard:

“Ringrazio le amministrazioni e le comunità locali per la vicinanza e la sensibilità che ci hanno dimostrato in questi giorni

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