Bimbo ucciso a Vetralla: è stato condannato alla pena dell’ergastolo Mirko Tomkow, l’ex manovale polacco che il 16 novembre scorso, a Cura di Vetralla, ha ucciso il figlio di 10 anni Matias avvolgendo la sua testa con lo scotch (causandogli un’asfissia) e colpendolo con tre coltellate. Il piccolo fu ritrovato senza vita nel cassettone del letto. Tomkow, al momento del delitto, aveva un divieto di avvicinamento alla compagna e un allontanamento dalla casa familiare. La Corte d’Assise di Viterbo, presieduta dal giudice Eugenio Turco, ha dunque accolto la richiesta della pm Paola Conti che aveva chiesto, per l’imputato, il massimo della pena. L’accusa per l’uomo era di omicidio pluriaggravato, maltrattamenti in famiglia, violazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento al bambino e alla ex moglie.

Bimbo ucciso a Vetralla, la tragedia

Mirko Tomkow è l’uomo che lo scorso 16 novembre ha ucciso il figlio Matias, a Vetralla, in provincia di Viterbo. Il piccolo, di dieci anni, era appena tornato da scuola quando si è imbattuto nel padre, che era entrato in casa di nascosto. L’uomo, completamente ubriaco, gli ha messo dello scotch sulla bocca ‘per farlo smettere di gridare’ e poi l’ha finito a coltellate. Dopodiché ha messo il corpicino nel cassettone del letto.